sabato 6 febbraio 2021

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships, Cortina d'Ampezzo 1956 - 1941 - 1932

Nello sci alpino ai VII Giochi olimpici invernali, svoltasi nel 1956 a Cortina d'Ampezzo (Italia), vennero assegnate sei medaglie (3 maschili e 3 femminili) in tre discipline. I primi tre classificati di ciascuna gara, oltre alla medaglia olimpica ottennero anche quella dei Campionati mondiali di sci alpino. Le due gare di combinata assegnarono solo le medaglie valevoli per i campionati mondiali.
Giuliana Minuzzo, anche Giuliana Chenal-Minuzzo dopo il matrimonio (Vallonara, 26 novembre 1931Aosta, 11 novembre 2020[), è stata una sciatrice alpina italiana, prima donna del suo Paese a vincere una medaglia olimpica invernale con il bronzo in discesa femminile a Oslo nel 1952. Quattro anni più tardi, ai Giochi di Cortina d'Ampezzo del 1956 fu anche la prima donna della storia a pronunciare il giuramento olimpico.
I campionati mondiali di sci alpino 1941 si svolsero dal 1º al 9 febbraio 1941 nella località sciistica italiana di Cortina d'Ampezzo. Le gare si svolsero in contemporanea con quelle del mondiale di sci nordico.
Nel congresso mondiale del 1946 la Federazione Internazionale decise di dichiarare nulli i mondiali del 1941, poiché, a causa della II Guerra Mondiale, molte nazioni non poterono prendervi parte. Vennero assegnate delle medaglie, che comunque a causa della risoluzione della FIS, sono state annullate e non sono più conteggiate
Celina Seghi (Abetone, 6 marzo 1920) è un'ex sciatrice alpina italiana, vincitrice di una medaglia iridata e del maggior numero di medaglie ai Campionati italiani nella storia dello sci alpino.
È sorella di Maria, a sua volta sciatrice alpina di alto livello
La sua carriera fu irrimediabilmente danneggiata dallo scoppio della Seconda guerra mondiale (durante la quale venne anche ferito), che per molti anni impedì lo svolgimento di competizioni ufficiali e sottrasse a Chierroni i migliori anni della sua vita sportiva. Durante la guerra, a Cortina d'Ampezzo, partecipò ai "Mondiali 1941", successivamente non omologati dalla FIS poiché erano assenti molte nazioni avversarie belliche dell'Italia; in quell'occasione vinse la medaglia d'oro in slalom speciale.
Paula Wiesinger (Bolzano, 27 febbraio 1907Castelrotto, 11 giugno 2001) è stata una sciatrice alpina italiana. Attiva negli anni trenta, fu la prima campionessa dello sci alpino italiano, conquistando fra l'altro la medaglia d'oro nella discesa libera ai Mondiali di Cortina d'Ampezzo 1932. Dominò i Campionati italiani dalla loro prima edizione nel 1931 al suo ritiro, nel 1936, vincendo quindici titoli sui diciotto messi in palio nelle tre specialità previste all'epoca (discesa libera, slalom speciale e combinata).
1956
The man with the golden arm - Elmer Bernstein

venerdì 5 febbraio 2021

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships 1970

The FIS Alpine World Ski Championships 1970 were held 8–15 February in Gröden/Val Gardena, Italy.
For the only time, results from a World Championships were included in the World Cup points standings, then in its fourth season. Two seasons earlier, results from the Winter Olympics (concurrent World Championships) were also included in the World Cup standings.
The French team again led with ten medals: three gold, five silver, and two bronze.
TELESCIANDO IT MONDIALI SCI ALPINO 1970 cerimonia d'apertura
La Val Gardena è un paradiso per gli sciatori, sia principianti che appassionati. Ma per pochi giorni all'anno le piste da sci della Val Gardena appartengono all'assoluta élite mondiale dello sci - avrete la possibilità di vedere le superstar della scena dal vivo lottare per i migliori piazzamenti in Coppa del Mondo FIS.
La storia delle gare di Coppa del Mondo in Val Gardena risale agli anni '70. La pista Saslong, con le sue famose e temibili gobbe di cammello e con una velocità di oltre 100 km/h, è uno dei luoghi più belli e conosciuti della Coppa del Mondo. Quando si svolsero i Campionati del Mondo di sci del 1970 in Val Gardena, tra le altre località, tutto il mondo dello sci osservò con attenzione la pista Saslong. Diverse decine di gare maschili e femminili si sono svolte su questa e su altre famose piste della regione: Ronc, Ciampinoi e Cir. Oggi la Val Gardena ospita una gara annuale di Super-G e una discesa libera maschile. www.valgardena.it
TELESCIANDO IT MONDIALI SCI ALPINO 1970 VAL GARDENA DISCESA FEMM ZRYD E MIR
Quel che si può affermare, nel caso di Elizabeth “Betsy” Clifford, è che infiltrò il mondo dello sci alpino con la forza dirompente della sua freschezza adolescenziale, per poi eclissarsi altrettanto velocemente così come aveva raggiunto l’apice. La Clifford nasce ad Ottawa, il 15 settembre 1953, ed è tanto abile fin da bambina nel condurre gli attrezzi che la nazionale canadese, non proprio ricca di campionesse in divenire – ci sono anche Judy Leinweber e Karen Dokka – seppur possa contare sul traino di una fuoriclasse come Nancy Greene che fa sue le prime due edizioni della Coppa del Mondo oltre a mettersi al collo l’oro in gigante e l’argento in combinata alle Olimpiadi di Grenoble, la inserisce nella squadra che proprio ad inizio 1968 conquista risultati importanti sulle piste europee. Betsy, in effetti, che ai Giochi, non ancora 15enne, diventa la più giovane sciatrice del suo paese a prender parte ad una rassegna olimpica ottenendo un 23esimo posto in discesa libera e non portando a termine le due gare di slalom e gigante, è subito nona ad Oslo proprio tra le porte larghe della disciplina più tecnica dello sci, per poi chiudere in ottava posizione lo slalom sulle nevi di casa a Rossland. La stagione 1969/1970, in effetti, è quella del definitivo salto di qualità per la Clifford, capace di ottenere due secondi posti in slalom a Grindelwald, quando è anticipata di soli 0″18 dalla francese Michella Jacot, e a Bad Gastein, quando deve inchinarsi nettamente all’altra transalpina Ingrid Lafforgue. Ed è proprio nelle serpentine tra le porte strette che la canadese esprime appieno la sua classe, arrembante ma anche estremamente redditizia, ottenendo in stagione ben quattro podi e sette piazzamenti tra le migliori dieci che le valgono a fine anno il quarto posto nella classifica di specialità. Nondimeno la Clifford sa destreggiarsi pure tra le maglie larghe del gigante, ed è proprio in questo esercizio che infine coglie la prima vittoria in carriera, il 14 febbraio 1970, sulle nevi della Valgardena.
Fortuna vuole che quella gara valga per la 21esima edizione dei Campionati Mondiali di sci alpino, e nel giorno di San Valentino, sulla pista “Ciampinoi“, con il tempo di 1’20″46, la Clifford, scesa col pettorale numero 2, riesce a tenersi dietro un trio di francesi d’assalto, Lafforgue, Macchi e Jacot, rispettivamente distanziate di 7, 14 e 16 centesimi. 
Per la ragazza di Ottawa, ottava anche nello slalom iridato, che oltre a saper sciare bene, illumina la scena con un sorriso che conquista, è l’apoteosi, e non ancora compiuti i 17 anni può guardare tutte dall’alto al basso, diventando la più giovane medagliata d’oro in una rassegna mondiale. Il che è una bella ipoteca per il futuro. sport660.wordpress.com
telesciando.it MONDIALI VAL GARDENA 1970 RICOSTRUZIONE SLALOM AUGERT
Frank Sinatra - Goin' Out Of My Head

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships 1985

Nell’era dello sci moderno la storia è iniziata a Bormio nei primi anni Ottanta con l’organizzazione delle World Series, una sorta di prova generale dei Mondiali che nel 1985 si svolsero sulla pista Stelvio di Bormio e la Cevedale a Santa Caterina Valfurva. Un grande successo che videro trionfare campioni come Pirmin Zurbriggen e Michaela Figini. Tutti si accorsero delle qualità tecniche delle piste valtellinesi tanto che la Stelvio nel 1993 entrò stabilmente nel circuito della Coppa del Mondo maschile. Un evento che ogni volta ha regalato tante emozioni esaltando il talento dei campioni più grandi.
Indimenticabili le grandi finali della Coppa del Mondo del 1995 che videro Alberto Tomba alzare al cielo la sfera di cristallo alla fine di una cavalcata leggendaria e nel 2000, nel momento in cui risplendeva nel massimo fulgore la stella dell’austriaco Hermann Maier. Poi ancora i Mondiali 2005, con le acrobazie di Bode Miller e Benny Raich ed il duello a colpi di classe fra la croata Janica Kostelic e la svedese Anja Paerson.
JONAS NILSSON non è un superman piombato da chissà quale pianeta, extraterrestre dello sci alpino capace di battere nello slalom speciale iridato il favorito numero uno, il neo lussemburghese Marc Girardelli supersponsorizzato. Questo svedese di ventidue anni allegro ed aitante ha vinto la gara che conta, il titolo mondiale 1985 che vale due anni, che porta ricchi contratti, che crea fama e rispetto. Non ci sono state polemiche, nè ci son stati drammi per il malinconico quarto posto di Ingemar Stenmark, apparso semmai stanco e debilitato: bisogna saper perdere, per imparare a rivincere. La sera prima della gara la squadra svedese maschile non è stata rinchiusa sotto chiave nel ritiro dell' hotel Derby dove era alloggiata, ma ha passato le ore piccole (secondo coscienza) nel vicino piano bar gestito da Renato Antonioli, ex discesista azzurro che propaganda lo sci ecologico, l' unico a Bormio - durante i giorni del mondiale - ad aver il coraggio di parlare dello Stelvio invitando nel suo locale il direttore del Parco. Lo stesso Markus Wassmaier, il tedesco che ha battuto Pirmin Zurbriggen e Girardelli nello slalom gigante, il giorno prima dell' inaspettato trionfo se ne stava al "King' s" la discoteca più affollata del paese, in gentile compagnia a bere tranquillamente birra, ballando come tanti altri suoi coetanei. epubblica.it
Campionati Mondiali - Bormio 1985

Risultati - Donne

Specialità

ORO

ARGENTO

BRONZO

Slalom

Perrine Pelen (FRA)

Christelle Guignard (FRA)

Paoletta Magoni (ITA)

Slalom Gigante

Diann Roffe (USA)

Elisabeth Kirchler (AUT)

Eva Twardokens (USA)

Discesa Libera

Michela Figini (SVI)

Ariane Ehrat (SVI)

Katharina Gutensohn (AUT)

Combinata

Erika Hess (SVI)

Sylvia Eder (AUT)

Tamara McKinney (USA)

Risultati - Uomini

Specialità

ORO

ARGENTO

BRONZO

Slalom

Jonas Nilsson (SVE)

Marc Girardelli (LUX)

Robert Zoller (AUT)

Slalom Gigante

Markus Wasmeier (GEO)

Pirmin Zurbriggen (SVI)

Marc Girardelli (LUX)

Discesa Libera

Pirmin Zurbriggen (SVI)

Peter Muller (SVI)

Doug Lewis (USA)

Combinata

Pirmin Zurbriggen (SVI)

Ernst Riedlsperger (AUT)

Thomas Burgler (SVI)

Limahl - Never Ending Story (Official Music Video)

mercoledì 3 febbraio 2021

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships 1997

I Campionati mondiali di sci alpino 1997 si svolsero a Sestriere, in Italia, dal 3 al 15 febbraio 1997.
Dal 3 al 15 Febbraio 1997 a Sestriere si è svolta la 34° edizione dei campionati mondiali di sci, una competizione sportiva a cadenza biennale organizzata dalla Federazione Internazionale Sci, in cui si assegnano i titoli mondiali delle diverse specialità dello sci alpino: discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale e combinata. 
Alcuni dei partecipanti : Alberto Tomba, Kristian Ghedina, Luca Cattaneo, Deborah Compagnoni, Lara Magoni, Isolde Kostner, Pietro Vitalini, Morena Galizio, Peter Runggaldier, Viviana Perez, Barbara Merlin.
Il medagliere: l’Italia è seconda dopo la Norvegia con 3 ori, 1 argento e 2 bronzi.

Kristian Ghedina è bronzo ai mondiali di Sestriere 1997
E' il Mondiale di casa e il “Ghedo” ci arriva da grande favorito, dopo l'argento mondiale di un anno prima a Sierra Nevada, non fosse che la caduta di Wengen, dopo la terza vittoria ottenuta in meno di un mese, ha lasciato qualche strascico. Sulla Kandahar Banchetta va così in scena la grande sorpresa, con Bruno Kernen che beffa Lasse Kjus per 7 centesimi, con l'ampezzano bronzo a 35 (appena un centesimo davanti a Fritz Strobl), dopo aver perso tanto, troppo nel primo tratto ripido della pista piemontese che lascerà per tanto tempo un sapore amaro.
Ai Mondiali 1997 in Italia, a Sestriere, davanti a trentamila spettatori, uscì di gara in slalom gigante; in slalom speciale, invece, dopo una prima manche deludente con una rimonta nella seconda conquistò la medaglia di bronzo, nonostante la febbre, alle spalle del norvegese Tom Stiansen e del francese Sébastien Amiez ...Alberto Tomba - Bronzo nello slalom dei mondiali del Sestriere 1997
Oro supergigante femminile Isolde Kostner

Vincere nel proprio Paese è davvero un’emozione unica e indescrivibile, l’oro mondiale del Sestriere 1997 è di sicuro tra i ricordi più bella della mia vita da atleta, una gioia che ho avuto il piacere di condividere con tutte le persone che mi sono sempre state vicine. giocopulito.it
Oro slalom femminile Deborah Compagnoni 5.Sestriere – 
5 febbraio 1997 – Che notte sul colle... in slalom! - E' il Mondiale di Deborah Compagnoni, non può essere altrimenti nel cuore di una stagione che la vede dominare in gigante e, proprio un mesetto prima della rassegna iridata sulle nevi piemontesi, ottenere a Semmering il primo e unico successo in uno slalom di Coppa del Mondo. Proprio la prova mondiale tra i pali stretti si disputa quattro giorni prima del gigante: si corre sotto i riflettori sulla “Kandahar G.A. Agnelli” e la svizzera Roten comanda con 5 centesimi su Deborah e 46 su Lara Magoni, che si garantisce la medaglia con un'ottima seconda manche. Quando tocca alla compagna di squadra, il boato del pubblico di Sestriere è unico: la valtellinese è leggendaria sul muro, fa il vuoto e conclude con 1”27 sulla bergamasca, che si regalerà l'argento per una magica doppietta azzurra, con Roten alla fine terza addirittura a 1”60. Un tripudio, condito dalla telecronaca da brividi di Bruno Gattai. www.neveitalia.it

Oro gigante femminile Deborah Compagnoni
1.Sestriere
9 febbraio 1997 – Doppietta d'oro, Deborah si prende il mondo – Con il titolo mondiale di slalom in tasca, l'approccio al gigante iridato per cercare il bis, ad un anno da Sierra Nevada, è un po' più sereno per una Compagnoni capace di fare il vuoto già nella prima manche. Con oltre 7 decimi di margine, la gestione della seconda sembra quasi accademia per arrivare a firmare una doppietta unica, con Roten ancora seconda (a 80 centesimi) e Leila Piccarda terza a 1”76, davanti a Wachter, Seizinger, Wiberg e Kostner. E' questo, probabilmente, il punto più alto di una carriera leggendaria.
Argento slalom femminile Lara Magoni
Slalom. Lara Magoni nella sua discesa d'argento ai mondiali del 1997 al Sestriere
 Alcune sensazioni di quella memorabile serata nella telecronaca di Bruno Gattai per Tmc
Ricky Le Roy - First Mission

martedì 2 febbraio 2021

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships 2005

La #Bacheca: #AlpineWorldSkiChampionships
e a Santa Caterina Valfurva, dal 29 gennaio al 13 febbraio. Il programma incluse gare di discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale e combinata, tutte sia maschili sia femminili, e una gara a squadre mista. Bormio ospitò per la seconda volta i Mondiali, dopo l'edizione del 1985. Le gare maschili e quella a squadre si disputarono sulla pista Stelvio di Bormio, quelle femminili sulla Deborah Compagnoni di Santa Caterina Valfurva, creata appositamente per l'occasione.
ELENA FANCHINI medaglia d’argento ai Campionati del Mondo di Bormio, in casa, nel 2005 in discesa libera


SANTA CATERINA VALFURVA (So), 30 gennaio 2005 - E pensare che nella parte alta della pista Lucia Recchia aveva sbattuto violentemente contro una porta, perdendo di certo qualche decimo. Al traguardo poi non se ne è nemmeno lamentata: si è tenuta la testa con le mani, e si è persino temuto che fosse per il dolore. Invece, ha spiegato lei: "Era per la felicità, non pensavo di essere andata tanto bene". In effetti, nonostante quell'errore là in alto, il dislpay le rivelava di essere stata la più veloce di tutte, anche della statunitense Julia Mancuso, fino a quel momento in testa alla classifica provvisoria, preceduta di 31/100. Bella soddisfazione, seppure senza troppe illusioni, visto che subito la concorrente successiva, la svedese Anja Paerson, ha fatto meglio di Lucia di 45/100, unica a scendere sotto 1'18", con 1'17"64. Ma sarebbe rimasta la sola. Nessun altra è più stata capace di passare davanti alla Recchia che ha così chiuso al secondo posto il superG, prima medaglia azzurra dei Mondiali in Valtellina. Un risultato eccellente, senza dubbio il migliore della carriera per la 24enne altoatesina che a dicembre era stata seconda anche in coppa del Mondo, ad Altenmarkt. Ma che poi se l'era vista brutta, durante gli allenamenti natalizi, quando una caduta le ha causato una piccola commozione cerebrale, le cui conseguenze non sono ancora del tutto svanite. Anche questa mattina il freddo intenso di Santa Caterina le ha causato una forte emicrania. Difficile gareggiare, restare concentrata e rischiare tra le porte della pista intitolala alla regina della Valtellina, Deborah Compagnoni. Eppure con quel 1'18"09 Lucia ha sopravanzato la Mancuso, a sua volta davanti ad una sorprendente esordiente azzurra, Nadia Fanchini, scesa col numero 4 e rimasta in testa alla gara fino al momento della discesa della statunitense, peraltro migliore di lei di soli 3 piccoli centesimi. Che si sarebbero rivelati maledetti. Nemmeno la Kostner ha saputo fal meglio di Nadia, piazzandosi a 11/100 da lei e piazzandosi così quinta. www.gazzetta.it
BORMIO (SONDRIO) - E' made in Usa il primo oro dei mondiali di Bormio. Lo ha vinto Bode Miller, il crazy boy che oggi più che mai ha vestito i panni del castigamatti nei confronti dell'Austria che considera questa disciplina una riserva di caccia quasi esclusiva.
L'Austria con Michael Walchhofer e Benjamin Raich ha ottenuto argento e bronzo, mentre Hermann Maier non è andato oltre un misero quarto posto, medaglia di cartone. L'Italia, ma era gia tutto previsto, si è fermata al 14/o tempo dell'altoatesino Peter Fill, con due secondi abbondanti di ritardo da Bode Miller. Ancora www.repubblica.it


L'austriaco Benjamin Raich ha vinto la medaglia d'oro nella combinata ai Mondiali di sci alpino di Bormio. L'azzurro Giorgio Rocca ha conquistato la medaglia di bronzo.
Per l'austriaco che consegna al "wunderteam" il primo oro in combinata, un tempo di 3'19"10. Alle sue spalle il norvegese Aksel Lund Svindal, staccato di 91 centesimi. Terzo posto Giorgio Rocca. L'azzurro, grazie al miglior tempo nella seconda manche (39"20),sale sul podio con un ritardo 98 centesimi da Raich. Nella libera, Rocca era finito al diciottesimo posto. Dopo la prima manche dello speciale era già risalito al quinto. www.repubblica.it


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