domenica 27 maggio 2018

#Primavera2018, IL GIRO D'ITALIA

RaiSport‏
Nella splendida cornice dei Fori Imperiali e della colonna Traiana, ecco il podio del #Giro101 #RaiGiro
Grazie mille per tutta la passione e le bellissime emozioni che mi avete trasmesso
in queste tre settimane #Giro101 @giroditalia
Incredibile #Froome! Va in fuga sul #ColleDelleFinestre e arriva da solo al traguardo: 
la 19ª tappa del #Giro101 è sua (e anche la maglia rosa!) #RaiGiro


19^ Tappa a Bardonecchia
Passirano è un comune italiano di 7 043 abitanti  in Franciacorta, nella provincia di Brescia in Lombardia
Il paese è nato nel Medioevo quando si svilupparono i villaggi di Passirano Mattina e Passirano Sera intorno ai rispettivi castelli, feudi intestati alla famiglia dei Passirani che hanno preso il nome dall'abitato.
Nel 1479 gli abitanti dei due centri sfuggiti ad un'epidemia di peste cedettero un terreno in località Dosso dei Budrioli ai Servi di Maria che da qualche anno avevano eretto il convento dell'Annunciata a Rovato, e qui costruirono il Santuario di San Rocco, a metà strada fra i due villaggi. 
Nel XVII secolo i frati abbandonarono il convento e con decreto del 19 maggio 1670 il vescovo Marino Giorgi fece nascere la nuova parrocchia di San Zenone. Col tempo intorno al santuario si andarono sviluppando nuove case tanto che nel XIX secolo i due centri si erano ormai fusi. 
Il santuario fu ampliato e diventò l'attuale chiesa parrocchiale di San Zenone.
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Alla fine dell'Ottocento il suo territorio comunale fu ampliato comprendendo la frazione di Monterotondo e negli anni trentasi aggiunse anche la frazione di Camignone. https://it.wikipedia.org/wiki/Passirano
Forni di Sopra è un comune italiano di 971 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Non è un comune sparso, nonostante il capoluogo (oggi identificato con il toponimo del comune dai segnali stradali di delimitazione dell'abitato) sia anche noto come Vico.
Fa parte del club dei borghi autentici d'Italia.
Il paese dominato dalle Dolomiti friulane sorge a 907 m s.l.m. nell'alta Val Tagliamento, nella regione alpina della Carnia, sulla riva sinistra del fiume, è il comune più occidentale della provincia di Udine.
Gli abitati sono dominati dalle splendide vette dolomitiche dei monti Cridola (2.581 m) e Monfalconi a ovest, Pramaggiore(2.478 m) a sud-ovest e dalle cime dei monti Bivera (2.473 m), Clap Savon (2.462 m) e Clap Varmost (2.073 m) a nord-est. 
Parte del territorio comunale è incluso nel Parco naturale delle Dolomiti Friulane.
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Lo #Zoncolan è di #Froome!! Il britannico vince la 14ª tappa del #Giro101 
con 6" su #Yates, che resta maglia rosa! #RaiGiro
 Questo è il #Maracana del ciclismo: un’immensa tribuna naturale con un pubblico eccezionale #Zoncolan  #RaiGiro #Giro101
San Severino Marche è un comune italiano di 12 597 abitanti della provincia di Macerata
I resti più antichi di presenza umana a San Severino risalgono al paleolitico inferiore e provengono dalla frazione di Stigliano; altri reperti, rinvenuti in varie località del territorio comunale, documentano una continuità di insediamento per tutta l'epoca preistorica. La prima civiltà significativa di cui rimangono tracce è quella dei Piceni, concentrata nelle vicinanze di Pitino, circa due chilometri a nord-est del centro urbano attuale: successive campagne di scavo, dal 1932 a oggi, hanno portato alla luce una zona residenziale, sulla sommità di un colle, e tre necropoli nelle vicinanze, il tutto databile tra il VII e il V secolo a.C.
Il patrimonio artistico di San Severino Marche è notevole e fortemente legato al periodo di massima autonomia del comune e ai primi decenni del governo ecclesiastico: a quest'epoca risalgono sia le numerose chiese gotiche visibili in città e nel territorio, sia le opere lasciate dalla locale scuola pittorica che ebbe i suoi massimi esponenti nei fratelli Salimbeni e in Lorenzo d'Alessandro, rispettivamente all'inizio e alla fine del XV secolo. https://it.wikipedia.org/wiki/San_Severino_Marche
Castelli è un comune italiano di 1.112 abitanti della provincia di Teramo, in Abruzzo
Sito alle falde sud-orientali del Gran Sasso d'Italia (gruppo del Monte Camicia), fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia e parte del territorio rientra nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, costituendone di fatto una porta di accesso nella sua parte sud-orientale, e nella Comunità montana Gran Sasso. Il comune è famoso per la produzione di ceramiche, una tradizione che risale all'inizio del Rinascimento, anche se si presume precedente, che è divenuta famosa nel mondo per la qualità del design, ma soprattutto per la finezza della decorazione. Tra i maestri principali si annoverarono, in ordine temporale Antonio Lollo, i Grue e i Gentili. Al primo si deve un pregevole Giudizio di Paride in manganese con ritocchi di giallo, mentre a Carlo Antonio Grue ( 1655- 1723) si attribuisce lo stile che rese celebre la maiolica di Castelli. Le sue opere raffigurarono prevalentemente temi mitologici o gruppi di cavalieri armati. Fino agli inizi del XIX secolo varie generazioni di Grue si susseguirono ottenendo brillanti risultati
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Pratola Peligna è un comune italiano di 7 519 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo
Fa parte della Comunità Montana Peligna.
Il comune di Pratola Peligna è situato nella Conca Peligna.
Il territorio comunale si estende per circa un quarto su una pianura di tipo alluvionale, per il resto in zona montuosa, arrivando fino alla sommità della dorsale del Morrone.
La zona è attraversata dal fiume Sagittario e da alcuni torrenti, alimentati dalle numerose sorgenti poste lungo il corso del fiume. Il centro abitato sorge sulla riva sinistra del corso d'acqua. Al centro storico, detto "dentro la terra", di impianto medioevale, si accede dall'arco d'Angiò, che reca lo stemma dell'Ordine dei Celestini, un serpente attorcigliato alla Croce. Il cuore del borgo è la piazzetta di San Pietro Celestino. Vi si trovano le chiese di San Pietro Celestino e della Santissima Trinità, con portali del XVI e del XVIII secolo; all'interno pala d'altare e fonte battesimale cinquecenteschi. 
A Pratola si producono vini come il Montepulciano d'Abruzzo, il Cerasuolo ed il Trebbiano.
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Agropoli  è un comune italiano di 21 838 abitanti della provincia di Salerno inCampania
L'abitato è sormontato dal centro storico, che conserva il centro antico, gran parte delle mura e il portale seicentesco. Il centro storico è di forte richiamo turistico. 
Lungo le numerose stradine e tra i monumenti, vi sono negozi, bar e locali che servono i piatti del luogo, tra cui la pizza agropolese, servita in un cesto di vimini
Vi si accede attraverso la caratteristica salita degli "scaloni", uno dei pochi esempi di salita a gradoni e la porta monumentale, ben conservata.
La porta: ha due aperture; sulla destra della porta principale ce n'è una, secondaria, ad arco ribassato, aperta agli inizi del XX secolo; tra le aperture è visibile una feritoia che permetteva la vigilanza e la difesa.
La porta è sormontata da cinque merli, due dei quali sostengono altrettante palle di pietra. Le palle, alternate con altre di cemento e una croce di ferro indicante l'anno 1909, ricordo delle sacre missioni, decorano il parapetto sul ciglio della rupe. Al di sopra della porta principale si nota lo stemma marmoreo dei Duchi Delli Monti Sanfelice, ultimi possessori feudali della città (lo stemma originariamente decorava l'ingresso del Castello).
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Montoro è un comune italiano di 19 776 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
È stato istituito il 3 dicembre 2013 dalla fusione dei comuni di Montoro Inferiore e Montoro Superiore [7 Non esiste all'interno del comune alcuna località denominata Montoro. Il comune è infatti formato dalle frazioni di Aterrana, Banzano, Chiusa, Caliano, San Pietro, Sant'Eustachio e Torchiati che prima formavano il comune di Montoro Superiore, e Borgo, Figlioli, Misciano, Piano, Piazza di Pandola, Preturo, San Felice e San Bartolomeo che prima formavano il comune di Montoro Inferiore
Il capoluogo del comune di Montoro Inferiore era Piano; 
il capoluogo del comune di Montoro Superiore era Torchiati. 
Lo statuto del comune unificato ha stabilito che la sede comunale si trova nella frazione Piano, in piazza Michele Pironti .https://en.wikipedia.org/wiki/Montoro,_Campania
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Cetraro è un comune italiano di 10.066 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria
Di origini antichissime, Cetraro probabilmente fu la prima città marittima bruzia. Il centro storico è ricco di viuzze, archi e suggestivi scorci. L'accesso alla città avviene attraverso le tre porte: di Mare, di Basso e di Sopra, che testimoniano il tempo in cui Cetraro era una cittadina fortificata. Alcuni dei principali monumenti si trovano in caratteristiche piazzette dai suggestivi nomi: "a giorgia", un tempo sede del mercato, "miezzu a curta" posta al centro del borgo vecchio.
La città fu donata dalla duchessa Sichelgaita, seconda moglie di Roberto il Guiscardo, all'abate Desiderio IV Epifanio di Montecassino, per ringraziarlo dei buoni uffici prestati da quest'ultimo a Melfi allorché i Normanni si riconciliarono con il papa Leone IX. Dal 1086 al 1810 Cetraro fu retta dai Benedettini di Montecassino. https://it.wikipedia.org/wiki/Cetraro
Cuenta Conmigo Luis Salinas
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Enna è un comune italiano di 27 370 abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale omonimo in Sicilia.
Denominata Castrogiovanni fino al 1927, anno in cui riprese l'antico nome di Enna. Nota per essere il capoluogo di provincia più alto d'Italia, per via dell'altitudine del centro abitato che si attesta a 931 m presso il Municipio, raggiunge i 992 m al Castello di Lombardia.
La città è stata definita Urbs Inexpugnabilis, dai romani per la sua imprendibilità, Ombelico di Sicilia, per la sua centralità geografica rispetto all'Isola, e Belvedere di Sicilia, per le vedute panoramiche che da qui si hanno nelle varie direzioni.
È sede dell'Università Kore
Enna ha origini incerte antecedenti all'influsso greco risalenti al XIV secolo a.C.: un villaggio, una necropoli e un tempio risalenti al Neolitico sono stati rinvenuti sui colli attorno al Lago di Pergusa, ed in particolare sul colle detto di Cozzo Matrice. Diversi altri insediamenti nascono durante l'età del rame e poi del bronzo sulle colline che circondano l'altura ennese.  Nell'XI secolo a.C. genti che possono essere identificate con il popolo siculo, si stabilirono sull'altura. Questa presenza viene tra l'altro, confermata dalla permanenza di un dialetto arcaico fortemente caratterizzato da aspetti tipici del siculo come la presenza di una K senza alcun segno di palatalizzazione e della U mai iotacizzata. Da recenti ritrovamenti, il primo insediamento può porsi durante l'età del rame lungo la vallata del Torcicoda, il torrente che scaturisce dai pendii meridionali della città, e che da sempre rappresenta la principale via di penetrazione verso l'altipiano.
Nel 2004 è diventata sede del quarto polo universitario siciliano. 
Belpasso (Belpassu o Malpassu in siciliano) è un comune italiano di 28.128 abitanti situato alle pendici dell'Etna nella città metropolitana di Catania in Sicilia.
È il nono comune più popoloso della città metropolitana di Catania e ne vanta uno tra i territori più estesi (dalla sommità dell'Etna fino ai confini con la provincia di Siracusa). All'interno del grande territorio del paese si estende una vastissima area industriale che ospita tra l'altro il quinto Centro Commerciale più grande d'Italia, Etnapolis, e il Parco Acquatico più grande del Sud Italia, Etnaland.
Gli abitanti sono detti belpassesi (malpassoti in siciliano).
La prima menzione del paese, con il nome di Santa Maria del Passo risale al 1305  Il successivo toponimo di Malpasso (Malupassu) derivava dalle caratteristiche della zona: passu indica, infatti, una zona con frequente passaggio, mentre malu, aggiunto all'inizio, si riferiva a luogo pericoloso e disagevole (dal latinomalus) o, più probabilmente, alla presenza di alberi di mele (da malum) o secondo alcune versioni per la produzione del miele.
Gli abitanti del paese presero il nome di malpassoti.
A Malpasso (malupassu in siciliano) appartenevano una serie di borghi e villaggi: Guardia di Malpasso e Bottighelle, a nord-ovest, Nicolosi, a nord-est, Sant'Antonio, a sud, e ancora, Annunziata di Malpasso, Fallachi, Misericordia di Malpasso, Fondaco Vecchio e Fondaco Nuovo. Il paese venne distrutto dall'eruzione dell'Etna del 1669, che interessò in parte anche Catania, coperto il paese da uno spesso strato di lava fuoriuscita da un cratere, apertosi a nord degli abitati di Mompilieri e Nicolosi: i Monti Rossi.
Il paese attuale venne rifondato una terza volta in una zona ancora diversa situata più a nord dei due siti precedenti prendendo il nome di Stella Aragona (l'attuale quartiere di Borrello) all'epoca conosciuta come "Piano Garofalo", a cura della locale famiglia Bufali con il benaugurante nome di Belpasso. https://it.wikipedia.org/wiki/Belpasso
Folkabbestia - Tarantella Della Buona Ventura
Montevago (Muntivau in siciliano) è un comune italiano di 2 953 abitanti della provincia di Agrigento, in Sicilia conosciuto per la sorgente di acqua sulfurea che ha dato origine alle Terme Acqua Pia.
Questa zona è stata, sin dal periodo più remoto, luogo di insediamenti umani testimoniati dai numerosi ritrovamenti di materiale archeologico.
La battaglia sul fiume Crimiso (339 a.C. ) - combattuta tra l'esercito greco guidato da Timoleonte e quello punico sotto la guida di Amilcare ed Asdrubale - narrata da Plutarco e Diodoro, sembra potersi localizzare sull'attuale ramo sinistro del Belice.
Infatti, l'ipotesi è supportata sia dalla configurazione della zona, nonché dalla descrizione ricavata dalle fonti storiche.
Inoltre, dal pianoro di Montevago, dove probabilmente si era accampato Timoleonte, la valle del fiume poteva essere facilmente raggiunta. In contrada Saccafena vi è un dosso collinare, chiamato "coddu di lu Grecu", da cui poter facilmente controllare la vallata, osservatorio di Timoleonte durante la battaglia del Crimiso.
La storia di Montevago nasce con il suo fondatore Don Rutilio Xirotta e vanta tra le sue figure di maggiore spicco, il Cardinale Pietro Gravina.
Lo stesso Cardinale volle la costruzione della monumentale Chiesa Madre, poi distrutta dal terremoto nel gennaio 1968.
Dalla SS 124 andiamo in direzione Buccheri fino al bivio con la S.P. 7 Buscemi – Cozzo Bianco – Cassaro che collega la statale della zona montana siracusana con i centri di Cassaro e Ferla e soprattutto con la Valle dell’Anapo in cui sorge la Riserva di Pantalica. Prima di imboccare questa strada provinciale vi è una stradina che conduce ad un bosco che sorge su un piccolo rilievo noto come “Monte Pavone” posto presso la Contrada Maiorana.
Il centro abitato di Buscemi .
All’interno di questo bosco presso le pareti del rilievo montano vi è collocato un piccolo ma interessante sito archeologico studiato dall’archeologo Luigi Bernabò Brea risalente all’epoca neolitico – sicula riconducibile ad un villaggio con un’interessante necropoli di tipo rupestre. Di essa fa parte la cosiddetta “Grotta Masella”, grande cavità rupestre molto probabilmente di tipo sepolcrale dove sono stati rinvenuti molti reperti come anfore (simili a quelle rinvenute presso il sito archeologico di Thapsos a Priolo Gargallo) e oggetti in osso e ceramica.
Dal punto di vista naturalistico l’area del Monte Pavone è considerata come una delle più importanti zone di rimboschimento della Provincia di Siracusa, comprendente un folto bosco di Pini marittmi. Essa sorge a strapiombo sulla Cava di San Giorgio a nord di Buscemi e da qui si può ammirare un ottimo panorama sia delle aree iblee buscemesi, sia di quelle a nord verso l’area buccherese comprendente la vetta del Monte Lauro.
http://sudestsicilia.altervista.org/buscemi-monte-pavone
 
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Eilat  è una città dell'estremo sud di Israele, sulle rive del Mar Rosso.
Citata nell'Antico Testamento con il nome di Ezion Geber, assunse importanza ai tempi del Regno di Israele, e in particolare sotto il regno di Salomone (970 - 928 a.C.), quando fu usata come porto per i commerci verso la penisola arabica e il Corno d'Africa, anche grazie alle vicine miniere di rame di Timna. Fu importante centro militare in epoca romana con il nome di Aelana.
Sede di un importante porto israeliano è centro turistico-climatico di ottimo livello, anche grazie alle caratteristiche subtropicali del Mar Rosso e al clima umido.
Abitata da 50.000 persone, la città è parte del deserto meridionale del Negev. La città è adiacente al villaggio egiziano di Taba, a sud, ed alla cittadina portuale giordana di Aqaba, ad est, dove si trovano i resti del porto e dell'abitato romano.
Eilat è nominata per la prima volta nella Bibbia nel libro dell'Esodo
Le prime sei stazioni dell'Esodo sono in Egitto. La settima è l'attraversamento del Mar Rosso e dalla nona alla tredicesima sono a Eilat ed intorno ad essa, dopo l'esodo dall'Egitto e l'attraversamento del Mar Rosso. 
La dodicesima stazione riferisce di una decina di località a Timna e intorno ad essa. Quando Re Davide conquistò Edom, che fino ad allora era stata un confine comune di Edom e di Madian, conquistò anche Eilat, la città di confine condiviso da esse. 
La città era porto commerciale e centro di lavorazione del rame.
Durante il periodo romano fu costruita una strada per collegare l'area con la città nabatea di Petra (oggi in Giordania). I resti di una fusione di rame e di grandi comunità di scambio che fiorirono durante il periodo omayyade (700-900 d.C.) sono stati rinvenuti anche tra ciò che è ora una zona industriale vicino ad Eilat, Eilot Kibbutz. La Darb al-Hajj o "Strada dei pellegrini" che proveniva dall' Africa, passando attraverso l' Egitto, conduceva alla Mecca dalla Penisola del Sinai da ovest, fino al villaggio di Umm al-Rashrash, nome arabo di Eilat, prima costeggiando il mare e poi continuando verso sud, nella Penisola arabahttps://it.wikipedia.org/wiki/Eilat
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Haifa o Caifaè una città di 268.200 abitanti di Israele, capoluogo del distretto omonimo e posta sulla baia omonima. È un importante porto e centro industriale.
Primo porto israeliano in ordine di tempo, fu creato negli anni del Mandato britannico
Oggi è il secondo scalo marittimo per attività dopoAshdod.
Costruita ai piedi del monte Carmelo, in una baia naturale, fu fondata nell'antichità. Ai piedi del Carmelo, in una zona ormai inglobata nella città, 
vi è una grotta nella quale, secondo tradizione, dimorò il profetaElia.
La città di Haifa è citata nel Talmud come una piccola città contadina. Nel VII secolo vi sono insediati i Bizantini fino alla conquista dei Persiani e poi degli Arabi. Intorno al 1100 Haifa, allora luogo di importanza minore (la città principale era San Giovanni d'Acri), passò per breve periodo sotto il controllo dei crociati divenendo la sede della Signoria di Haifa
#ascoltando, Leonard Cohen - Dance Me to the End of Love
Panorama dal monte Carmelo
All'inizio del XX secolo, gli abitanti di Haifa erano circa 100.000, formati per l'82% da arabi musulmani, per il 14% da arabi cristiani e per il 4% da ebrei.
Dopo la conquista della Palestina da parte delle truppe britanniche del generale Allenby, e la costituzione del Mandato britannico da parte della Società delle Nazioni, Haifa fu scelta come sito del nuovo porto; in precedenza l'unico porto praticabile era Giaffa, che però non aveva fondale sufficiente allo sbarco di natanti più grandi delle chiatte. https://it.wikipedia.org/wiki/Haifa
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Gerusalemme  per antonomasia è definita "La Città Eterna" capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C.[6], è la capitale contesa di Israele e città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam. Si trova sull'altopiano che separa la costa orientale del Mar Mediterraneo dal Mar Morto, a est di Tel Aviv, a sud di Ramallah, a ovest di Gerico e a nord di Betlemme.
La Città Vecchia e le sue mura, considerate patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, racchiudono in meno di un chilometro quadrato molti luoghi di grande significato religioso come il Monte del Tempio, il Muro del pianto, la Basilica del Santo Sepolcro, la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa. Nel corso della sua storia Gerusalemme è stata distrutta e ricostruita due volte ed è stata assediata, conquistata e riconquistata in decine di occasioni.
« Quale gioia, quando mi dissero:
“Andremo alla casa del Signore”.
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte Gerusalemme! » 
(Salmo 121 (122)) 
La parte orientale di Gerusalemme è stata occupata dallo Stato di Israele nel 1967, e nel 1980 il parlamento israeliano approvò una legge fondamentale (l'equivalente di un emendamento costituzionale) che proclamava unilateralmente "Gerusalemme, unita e indivisa [...]".

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