Edolo è un comune italiano di 4 414 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.
Sarebbe qui esistito, un tempo, un idolo pagano dedicato al dio romano Saturno, da cui proviene il nome Edolo (in latino: Iduli)
«Edolo dunque è terra grande, situata al piano, tutta borgata, ornata di magnifiche chiese, case, habitationi honorevoli, luogo de traffichi, e gran passaggio, numerosissima di popolo, e qualificato di famiglie, ch'hanno del nobile, e civile.» (Gregorio Brunelli, «Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni», 1698)
La domenica 15 marzo 1299 Cazoino da Capriolo, camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi, inizia da Mù la stesura dei beni vescovili in Valle Camonica. Nel pomeriggio sarà ad Edolo dove riceverà le delegazioni di Incudine, Corteno Golgi, Cortenedolo e Vezza.
In paese è accolto dai presbiteri della pieve di Edolo-Mù: Ventura di Niardo, Alberto de Beldieis, e dall'assemblea dei vicini di Edolo. I due consoli giurano secondo la formula consueta fedeltà al vescovo, e pagano la decima dovuta. Vi sono 30 manenti. Viene vietato di erigere turim vel domum de batalia sine licentia episcopi. Inoltre Mù, Sonico ed Edolo dovevano provvedere al servizio di guardia del castello di Mù con due uomini giornalieri.
Nel 1371 si firma presso la casa dei Federici di Edolo un accordo tra i pastori di Mù e quelli di Dalegno che vietavano loro di accedere alle malghe sul monte Avio.
«Dictus mons de Lavio cum omnibus suis pertinentiis cui coheret: ab una parte communis Sonici, ab alia parte commune de Demo et Bertio, an alia parte comune de Mu, ab alia parte saxa sive cornua deserta, confinantia cum montibus tridentinis, salvis aliis coherentiis sit et esse debet communis et hominum de Mu, vel aliquem eorum, in possessione vel proprietate dicti montis; et quod debeant permittere dictos homines et commune de Mu pacifere possidere dictum montem tamquam rem suam propriam»
Il 15 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Edolo Giovannino Gaioni, di Edolo.
Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Edolo, Bottino di Giovanni da Edolo e il notaio Ottobono da Saviore, si schierarono sulla sponda ghibellina
Il 9 aprile 1411 Giovanni Federici viene ricompensato da Giovanni Maria Visconti di Milano della Contea di Edolo e Dalegno, separata dalla Comunità di Valle Camonica.
Nel 1510, durante la caccia alle streghe della Valle Camonica, presso Edolo vi fu un rogo di 60 streghe, condannate dal vescovo di Brescia Paolo Zane[ arse con l'accusa di aver arrecato siccità e fatto ammalare uomini e animali con i loro sortilegi.
Nel XVIII sec. della manutenzione delle strade pubbliche (e dei ponti) della comunità “dai confini di Santicolo fino a Mù e a Monno” si occupava la Vicinia di Edolo, come risulta nei documenti riportati nella pubblicazione di Togni Marotta. Proprio la vicinia provvedeva a mettere all’incanto i lavori dettagliatamente disciplinati e, a seguito di pubblica votazione, a stipulare i contratti necessari.
Il paese di Edolo sorge all'inizio dell'Alta Val Camonica, alla confluenza con la Val di Corteno, lungo la Linea Insubrica e al confine con la provincia di Sondrio. Il comune, situato nella parte più settentrionale della provincia di Brescia, sorge a un'altitudine di 720 m s.l.m. e occupa un'area di 88,9 km². Dista circa 95 km da Brescia, 45 km da Sondrio, circa 30 km dal Passo del Tonale al confine con il Trentino-Alto Adige e 110 km da Trento. wikipedia.org