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Domenica 6 ottobre tornano le #domenicalmuseo
Ingresso GRATUITO in tutti i siti statali!  Museo Archeologico Nazionale di Formia
In occasione della terza edizione dell'University Village, l'evento dedicato all'orientamento nella scelta formativa e professionale dello studente, il Museo Archeologico Nazionale di Formia, in via Vitruvio 184, sarà aperto in via straordinaria anche mercoledì 2 ottobre 2024 dalle ore 14.00 alle ore 19.30 e giovedì 3 ottobre dalle ore 13.00 alle ore 17.00.  Comune di Formia
Domenica 4 agosto visite gratuite al Museo Archeologico Nazionale di Formia.
  • ⌚️ 08:30/19:30
  • 📍 Via Vitruvio, 184
  • 📞 0771-770382
  • #domenicaalmuseo #formia  Comune di Formia
La costruzione della via ha rappresentato nell'antichità un evento di straordinaria importanza.
La via fu creata nel primo tratto, fino a Capua, nel 312 A.C.; venne prolungata in seguito per Benevento, Taranto e Brindisi, e fu conclusa prima del 191 A.C.
Tra le varie foto troviamo il fortino di S. Andrea, il quale ha origini medievali e si lega al mito del bandito Fra' Diavolo.
  • 𝐈𝐥 𝐭𝐨𝐜𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐨”, 𝐢𝐥 𝐝𝐨𝐜𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐔𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐞𝐧𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐉𝐚𝐧𝐧𝐢
Nell’ambito del cartellone della XX edizione del JazzFlirt Festival, trova spazio anche il documentario Il tocco di Piero. Le mille vite di Piero Umiliani, diretto da Massimo Martella, che sarà proiettato presso l’Arena Santo Janni in Formia, mercoledì 3 luglio alle ore 21,15. Il film ripercorre vita e carriera del musicista attraverso l’esecuzione delle sue musiche e materiale d’archivio, legate da note ora di contrabbasso, ora di chitarra elettrica, ora di sintetizzatori. Sarà presente il regista che verrà intervistato da Giuseppe Mallozzi giornalista, critico cinematografico e presidente di Visioni Corte International Short Film Festival.
Piero Umiliani è stato uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore del ‘900. Il documentario racconta la sua parabola creativa: dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine jazz degli Alleati alla prima colonna sonora italiana interamente jazz per I soliti ignoti di Monicelli, poi autore di uno dei motivetti tormentone più noti al mondo (quello che fa Man’ha Man’ha…), precursore della lounge music in decine di colonne sonore di film di genere degli anni ΄60-΄70 e tra i primi a sperimentare la musica elettronica in Italia, fino alla brusca interruzione dell’attività a causa di un’emorragia cerebrale a metà degli anni ΄80.
Pur attraversando i generi più diversi, Umiliani è riuscito a riportare tutto a una cifra stilistica che resta inconfondibile, segnata dalla leggerezza di tocco, semplice e sofisticato al tempo stesso.
Per lui hanno suonato non solo tutti i grandi musicisti del jazz italiano ma anche Chet Baker, Helen Merrill, Gato Barbieri. Poiché durante il suo lungo percorso artistico ha saputo spesso interpretare il gusto del suo tempo, raccontare e ascoltare la musica di Piero Umiliani è un modo per ripercorrere, anche grazie alle immagini di repertorio, la trasformazione del gusto musicale degli italiani fino agli anni ΄90, quando la sua musica è stata riscoperta nelle discoteche da un pubblico di giovanissimi e i suoni creati da Piero sono stati saccheggiati e campionati dai rapper anglosassoni.
Il film si avvale della narrazione partecipata della famiglia Umiliani, dei ricordi di amici e collaboratori, come la cantante Edda Dall’Orso e il bassista Giovanni Tommaso, e degli interventi di storici della musica e del cinema quali Vincenzo Mollica, Dario Salvatori, Pierpaolo De Sanctis, Luca Sapio.
Il film però non è soltanto un racconto a più voci della vicenda umana e professionale del musicista: è anche e soprattutto un film musicale. Il sound di Umiliani torna a vivere in alcune sessioni live registrate appositamente per il film da artisti che hanno collaborato con lui all’epoca o sono cresciuti ispirandosi alla sua musica.
La produzione dei primi anni viene reinterpretata da un gruppo di eccellenze del jazz italiano guidato dal pianista Enrico Pieranunzi. Ai “Calibro 35” sono invece affidate versioni elettriche delle colonne sonore dei film di genere, che hanno poi ispirato la lounge music. Carlotta Proietti esegue Il Valzer della Toppa scritto da Umiliani a quattro mani con P.P. Pasolini, diventato un classico della canzone romanesca. Le clip musicali sono inserite secondo la cronologia degli anni in cui i brani furono composti e le ambientazioni e i colori citano epoche e luoghi di fruizione, dai night anni ΄50 al Festival di Sanremo, dall’arrivo della psichedelica a cavallo del ΄68 alle luci stroboscopiche delle discoteche anni ΄80.
  • "𝐂𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐂𝐫𝐞𝐚𝐭𝐮𝐫𝐞", 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐜𝐮𝐬𝐭𝐨𝐝𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐨
Domenica 16 giugno 2024, in occasione del tradizionale pellegrinaggio dedicato a San Michele Arcangelo sul Monte Redentore, l’artista Ambrogio Sparagna propone “Il Canto delle Creature”, il Concerto di suoni e canti a custodia del Creato, un Progetto speciale realizzato in occasione delle celebrazioni dell’ottocentenario francescano (1226/2026), sostenuto dal Comitato Nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi del Ministero della Cultura. L’evento che ha luogo alle ore 18.00 nello straordinario scenario dell’ Area del Pellegrino sui Monti Aurunci si svolge all’interno delle Celebrazioni del Mese dei Santi ed è supportato dal Comune di Formia.
Il Canto delle Creature esprime con la forza della musica e del canto popolare un forte desiderio di Pace e Comunione fra i popoli e ha come protagonisti i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, il gruppo vocale Polifonia Aurunca diretto da Anna Rita Colaianni e l’ensemble Organetti di Maranola. Partendo dall’esempio del Cantico delle creature, che trovò in Francesco d’Assisi un grande interprete e poeta e dalla ricchezza di antiche laude, la tradizione sacra popolare italiana ha accolto nel suo ampio repertorio musicale una serie di componimenti che descrivono la bellezza e la grandezza del Creato come gesto di supremo dell’amore di Dio verso gli uomini. Sono canti che per secoli hanno accompagnato la vita di tante comunità. Diffusi già a partire dal Medioevo, grazie alla promozione di vari ordini religiosi e all’esempio di grandi Santi come Filippo Neri e Alfonso Maria de’ Liguori, si sono radicati profondamente nella storia sociale del nostro Paese e nell’area aurunca in particolare. Sono canti eseguiti con timore e meraviglia, talvolta durante il lavoro, camminando, accompagnando i morti, unendo il proprio canto a quello delle acque, delle fronde, delle bestie, dei venti. Comune di Formia
I festeggiamenti per Sant'Erasmo Patrono di Formia partiranno stasera, venerdì 31 maggio, dalle ore 20.00 con la Notte Rosa.
Itri (LT) - Lazio - Santuario Madonna della Civita
Gaeta Medievale (LT) - Lazio - #Gaeta
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Il Golfo di Gaeta e DintorniMostra diffusa nel territorio Sudpontino Via Appia Regina viarum: Livia e le altre raccontano. Presso i musei archeologici di Formia, Minturno, Fondi, Sperlonga e Priverno. Dal 5 aprile al 2 giugno 2024. Da non perdere
La Madonna della Palomba e la sorgente, situata al confine con la Rava Palombara, nella frazione di Castellonorato. Il titolo della “Madonna della Palomba”deriverebbe dal nome di un imenottero notturno, la Falena, in dialetto “Palummo santo” portatore di buone notizie. La Chiesa, costruita su resti del tempio della dea Cardea, dea protettrice della casa, l’altare con il dipinto di Antonio Sicurezza, una colonna esterna del vecchio tempio, la sorgente e il dipinto di Gerardo De Meo.
Posta la bellezza, scopri la città Alberto Simione
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