L'ora di tutti è un romanzo della scrittrice italiana Maria Corti, pubblicato nel 1962, ispirato alle vicende della battaglia di Otranto, con la quale i Turchi espugnarono nel 1480 la città salentina, che all'epoca era uno dei porti più importanti della regione.
Il romanzo segue, con gli occhi e le parole di cinque personaggi coinvolti nella storia, il dipanarsi delle varie fasi della battaglia, dall'assalto alla valorosa resistenza alla resa finale. Il romanzo è quindi suddiviso in cinque racconti reciprocamente intrecciati. Ogni racconto è narrato in prima persona dai vari protagonisti, e sono legati a varie vicende (la battaglia contro il nemico comune, la difesa della propria città e dei propri valori, ecc.).
''Il soggetto è storico: la presa da parte dei Turchi, nel tardo Quattrocento, della cittadina pugliese d'Otranto. Ma io, più che il soggetto, lo chiamerei lo sfondo, tutt'altro che decorativo ma vivo e vero nel suo tumultuare di galeoni, di scimitarre e di bombarde, se non addirittura un felice pretesto, tanto per dar motivo alla mano, e soprattutto all'estro e al cuore, di muoversi e rappresentarci una delle più belle Romanze, nel senso antico e nobile della parola, da noi apparse: una storia la quale non tocca tanto l'epica esteriore dell'avvenimento, bensì, l'altra, quella molto più nascosta ed intima di Coloro, uomini e donne che ne furono i concreti protagonisti: gli Eroi, per tornare alle definizioni enfatiche, e i Martiri. La Corti, con l'udito fino di chi è mosso da amore, ha saputo ascoltare alcune di quelle 'antiche voci' (di quelle brillanti giovinezze, di quelle vite), del resto identiche alle figure d'oggi, e in altrettanti racconti in prima persona, concatenati dal motivo conduttore della battaglia, è riuscita a comporre uno spartito musicale tra i più affascinanti, dove l'intera Terra d'Otranto 'suona' vivissima non solo nella sua realtà storica di allora, ma in quella, anche geografica ed etnica, d'oggi e di sempre. Una Terra d'Otranto che appunto per la sua concretezza diventa poeticamente la terra delle passioni più vere, e dei più genuini sentimenti dell'intera umanità nostra.'' (Giorgio Caproni, La Nazione, 30 gennaio 1963)
Personaggi ai quali è dedicato un capitolo:
Il pescatore Colangelo, con moglie e figlio, che con i suoi compagni, era di guardia sulle mura difensive e sacrificò la propria vita nella difesa della città;
Il governatore di Otranto capitano Zurlo, anche lui morto nella battaglia;
la bellissima Idrusa, vedova di un pescatore otrantino, ragazza "selvaggia", come la definiscono i suoi concittadini, si uccide mentre cerca di salvare un bambino catturato da un soldato turco; questo personaggio rappresenta una delle figure femminili più famose e studiate della cultura e della tradizione letteraria salentina.
Nachira, morto decapitato insieme agli 800 Martiri di Otranto;
Aloise de Marco, che racconta della rinascita della città dopo la liberazione dai Turchi.
- Personaggi minori:
- don Felice Sancio Ayerbo d'Aragona, comandante delle truppe spagnole ad Otranto filosofo e sognatore;
- Manuel Lopéz y Ròjo, Ufficiale spagnolo della guarnigione e amante di Idrusa;
- Mastro Natale, capo dei pescatori e figura paterna e saggia a cui gli otrantini fanno riferimento.
- Editore: Bompiani
- Collana: Tascabili narrativa
- Anno edizione: 2001
- Formato: Tascabile
- In commercio dal: 21 agosto 2001
- Pagine: 368 p.
- EAN: 9788845246357