sabato 9 luglio 2022

European Athletics U18 Championships - Jerusalem, Israel - 4–7 July 2022

Quattro azzurri conquistano la finale a Gerusalemme, nella mattina della prima giornata ai Campionati Europei under 18. Avanti negli 800 metri il romano Davide De Rosa che si aggiudica la sua batteria in 1:52.36 con una condotta di gara autoritaria, firmando il miglior crono del turno eliminatorio a poco più di un secondo dal record personale, sotto il sole della capitale israeliana. Missione compiuta per le saltatrici in alto, la veneta Camilla De Paoli e l’emiliana Aurora Vicini: entrambe valicano 1,74 alla prima prova e staccano il pass per la finale. Si qualifica anche Sofia Cafasso nei 2000 siepi, settima in batteria con 7:05.15 che vale alla piemontese uno dei tempi utili per il recupero, eliminata invece Elisa Maglione (7:11.81). Nei 400 metri a segno le azzurre Gloria Kabangu (55.47) ed Elisa Marcello (55.64), ambedue al terzo posto e promosse in semifinale. C’è il record personale all’aperto con 4,60 per i due astisti: Andrea Demontis lo eguaglia e il 15enne Mattia Beda riesce a migliorarlo, anche se non basta per qualificarsi. Nel martello out Melissa Casiraghi (53,98). Dopo due gare nell’eptathlon nona Annalisa Pastore (1654), che cresce nell’alto con 1,66, e quindicesima Sofia Bonafè (1572). Diretta streaming sul sito European Athletics e sul portale Eurovision.

Gerusalemme: è finale per Musica e Camilli Nella mattina della seconda giornata, agli Europei under 18 di Gerusalemme, due azzurri promossi in finale. Nei 200 metri Agnese Musica vince la batteria in 24.33 (+1.3) e stacca il pass con il quinto tempo. In un primo round subito selettivo, per la cancellazione delle semifinali, la velocista piemontese si conferma al suo livello eguagliando il primato stagionale, a soli quattro centesimi dal personal best. Si qualifica nel martello Pietro Camilli con un lancio a 63,88. Per il romano, in azione nel gruppo A, il verdetto arriva dopo oltre un’ora di attesa per i risultati degli atleti impegnati in quello successivo che viene premiata con il biglietto per la finale, all’undicesimo posto, mentre il vicentino Alex Lazzaretto è il primo degli esclusi con 63,00.

Futuro Furlani! Magico 8,04, oro europeo U18 Tre volte sul podio l’Italia nella seconda giornata degli Europei under 18 di Gerusalemme: arrivano le prime medaglie azzurre e uno straordinario risultato. Nel lungo Mattia Furlani salta un clamoroso 8,04 (+1.8) al primo turno e conquista l’oro dominando la gara. Demolita la sua migliore prestazione italiana allievi, il 7,87 della recente rassegna tricolore a Milano il 18 giugno quando aveva tolto il primato di 7,61 a Andrew Howe dopo 21 anni. E con questo balzo il 17enne reatino sfiora anche il record italiano della categoria superiore, quella under 20, che appartiene a proprio a Howe (8,11). Sensazionale il progresso del talento azzurro, cresciuto nella Studentesca Rieti Milardi, appena entrato nelle Fiamme Oro. Soltanto da questa stagione ha iniziato a dedicarsi anche al lungo e con poca esperienza, sfruttando il suo piede esplosivo, approda a misure di valore assoluto. Un paio di ore prima era sceso in pedana invece nelle qualificazioni dell’alto, finora la sua specialità preferita, staccando il pass per la finale di giovedì mattina (alle 8.00 ora italiana) saltando 2,06 senza problemi. “Un salto incredibile, perché l’ho piazzato subito all’inizio della gara - le parole del saltatore allenato dal papà Marcello e dalla mamma Khaty Seck - Non ci ero riuscito in qualificazione, ma era importante farlo in finale. Mi sembra un sogno atterrare sopra gli otto metri, uno spettacolo. Non me l’aspettavo, non ho guardato subito il tabellone perché nemmeno ci credevo. Per me è un’emozione indescrivibile. Nell’alto invece la qualificazione è stata tranquilla. Un obiettivo su due per ora l’ho raggiunto, non potevo avere rimpianti e ho deciso di portarle avanti entrambe”. In termini statistici, l’8,04 di Furlani è la seconda prestazione europea di sempre tra gli under 18, la prima all’aperto. Meglio dell’azzurro, ha fatto soltanto l’ucraino Viktor Kuznyetsov nel 2003 saltando 8,12 indoor. Nel lungo il podio è con due bandiere tricolori perché c’è anche lo splendido bronzo del milanese Francesco Inzoli (Cus Pro Patria Milano), atterrato subito a 7,58 ventoso (+2.1) e poi 7,48 regolare (+0.5) al quinto tentativo che vale il record personale.

Nel triplo è ottava la 16enne Erika Giorgia Saraceni (Bracco Atletica) che si guadagna un piazzamento nelle prime otto con 12,67 (+1.5) al secondo salto, confermando nella sostanza il 12,71 della qualificazione. Inarrivabile per tutte la francese Clémence Rougier, atterrata a 13,72 (+0.7). Si prende l’ottavo posto nei 3000 metri il piemontese Francesco Mazza (Atl. Saluzzo), che scende a 8:26.02, con Francesco Ropelato (Us Quercia Trentingrana) 16esimo in 8:38.04.

Nei 100 ostacoli azzurre protagoniste con il bronzo della non ancora 16enne trentina Sofia Pizzato (Valsugana Trentino), terza in 13.33 (+1.8) a soli tre centesimi dal primato italiano di categoria, mentre è quarta la brianzola Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) che scende a 13.37, terza allieva di sempre a livello nazionale. Brillante quinta nei 100 metri la 16enne marchigiana Alice Pagliarini (Atl. Fano Techfem) che si migliora con 11.64 (+1.8), sesta la capitana Ludovica Galuppi (Bracco Atletica) in 11.69. 

Gerusalemme: Longobardi d’argento nei 200 Un’altra medaglia per la squadra italiana, nella terza giornata degli Europei under 18 di Gerusalemme. È l’argento di Eduardo Longobardi nei 200 metri, con il tempo di 21.22 (vento +1.5) alle spalle del francese Dejan Ottou che lo sorpassa nell’ultima parte di gara e vince in 21.10, mentre il bronzo va al polacco Michal Gorzkowicz (21.34). Lo sprinter delle Fiamme Gialle Simoni si era messo in evidenza con il miglior crono in entrambi i turni eliminatori: 21.04 (+1.2) in semifinale, un’ora e mezza prima del round decisivo, dopo aver esordito con 21.18 nella batteria di martedì. Al debutto in maglia azzurra sale sul podio il non ancora 17enne che entrava in pista da leader europeo stagionale di categoria, per essere sceso a 20.98 sfiorando la migliore prestazione nazionale allievi (20.92 di Filippo Tortu nel 2015) alla rassegna tricolore di metà giugno a Milano. “Puntavo all’oro - le parole del napoletano di origine che vive a Ostia ed è allenato dall’ex quattrocentista Claudio Licciardello - ma anche al record personale. In finale ho provato a dare il massimo, però nell’ultima parte ho sentito la stanchezza. Ma non finisce qui, domani c’è la staffetta: non so in quale frazione, ma cercherò di fare del mio meglio per vincere almeno lì con il quartetto azzurro”. L’Italia adesso è a quattro medaglie (un oro, un argento e due bronzi) in attesa della giornata conclusiva: alle 8 italiane la finale del salto in alto con Mattia Furlani che torna in pedana dopo l’oro nel salto in lungo (8,04) Furlani sempre show: campione europeo dell’alto! Fantastico Mattia Furlani. Arriva la seconda medaglia d’oro agli Europei under 18 di Gerusalemme per l’azzurro con il trionfo nel salto in alto, dopo lo strepitoso successo nel lungo di martedì sera. È una doppietta sensazionale, in una splendida mattinata per la squadra italiana che festeggia anche due argenti nella marcia. Ma il protagonista è ancora il reatino, atleta-simbolo della manifestazione per aver conquistato due titoli individuali. E ancora con una prova di carattere e di qualità agonistiche straordinarie. Il salto vincente è a 2,15 alla seconda prova, una quota che soltanto l’azzurro riesce a superare dopo aver rischiato di rimanere fuori dal podio. Alla misura precedente di 2,13 sbaglia per due volte, in una gara iniziata senza problemi a 2,04, 2,08 e 2,11, e si ritrova quinto in classifica, prima di andare a segno con il terzo e ultimo tentativo per risalire al terzo posto provvisorio. Poi il colpo di classe del talento allenato dalla mamma-coach Khaty Seck e dal papà ex altista Marcello (2,27 di personale) non lascia scampo agli avversari: secondi a pari merito il cipriota Michalis Christofi e il polacco Jakub Walecki con 2,13, quarti invece il greco Andrea Mita e l’altro atleta di Cipro, Georgios Yiazos, sempre a 2,13. Due su due per il 17enne cresciuto nella Studentesca Rieti Milardi, da poco entrato nelle Fiamme Oro, che si cimenta anche in un salto nullo a 2,20 cercando di migliorare il record personale (2,17 nella scorsa stagione) e poi decide di chiudere la gara. Una gioia che si aggiunge a quella del salto in lungo di due giorni fa, dominato con il clamoroso balzo a 8,04 dal capitano della squadra azzurra.

MATTIA FURLANI: “VINCERE ANCORA È INCREDIBILE” - “Un’emozione unica! L’oro nel lungo era già qualcosa di straordinario - racconta Mattia Furlani - e vincere ancora è incredibile. È stata una gara difficile, perché ero stanco dal punto di vista muscolare. Ma sono riuscito a riprenderla al punto giusto nonostante gli errori, il salto a 2,15 era davvero bello e l’importante era conquistare l’oro. Ma ero sicuro di andare forte in entrambe le gare, per questo ho scelto di farle tutte e due. A spingermi anche gli altri azzurri che hanno fatto un tifo assurdo, sono orgoglioso di essere il capitano della squadra. Ora voglio solo pensare a godermi tutto questo”.

DISABATO E SCIANNAMEA, DUE ARGENTI NELLA MARCIA - Nei 10.000 di marcia è secondo il pugliese Giuseppe Disabato, 16 anni ancora da compiere, in 44:16.55 alle spalle del tedesco Frederick Weigel (44:01.60) dopo una gara sempre in testa al gruppo degli inseguitori. Al femminile nei 5000 si prende l’argento Martina Sciannamea in 23:15.40 mentre il successo va alla spagnola Sofia Santacreu (22:46.32), con l’abruzzese che conduce una prova coraggiosa, al secondo posto in solitaria. Nella gara maschile, al quarto chilometro il vantaggio del leader Weigel supera il mezzo minuto, ma in rimonta Disabato si avvicina progressivamente staccando lo spagnolo Miguel Espinosa, bronzo in 44:46.88, finché il ritardo diventa di dodici secondi a due chilometri dal traguardo. Le posizioni restano poi immutate, con quasi un minuto di progresso sul record personale per il portacolori dell’Amatori Atletica Acquaviva. Continua la tradizione della marcia italiana, per merito di un atleta che proviene da uno dei tanti centri attivi in Puglia, la regione dei campioni olimpici Massimo Stano e Antonella Palmisano: l’argento europeo under 18 Disabato vive a Cassano delle Murge (Bari) e si allena ad Acquaviva delle Fonti con il tecnico Tony Esposito. Al debutto nella categoria (nato nel novembre del 2006) si era già guadagnato in questa stagione la convocazione in azzurro per l’incontro internazionale di Podebrady, in Repubblica Ceca, prima del titolo italiano conquistato a Milano. È un cognome noto quello del vincitore: il papà Ronald ha vinto l’oro mondiale della 50 km nel 1983. Decimo posto per Andrea Di Carlo in 47:14.48. Anche al femminile c’è il tricolore sul secondo gradino del podio. L’azzurra Martina Sciannamea imposta una gara sul proprio ritmo, con grinta e fiducia nei propri mezzi, per mettersi da sola sulle tracce della spagnola Sofia Santacreu che prende subito l’iniziativa e si rivela imprendibile. Ma non è mai in discussione l’argento per la 17enne della Tethys Chieti, che ha fatto il salto di qualità in questa stagione sotto la guida del tecnico Nicola Piro e avvicina il recente personale di 23:08.25 stabilito con il successo alla rassegna tricolore. Nel terzetto che lotta per il bronzo emerge la francese Léna Auvray (23:26.07), quarta l’ungherese Alexandra Kovacs (23:34.50) mentre l’altra azzurra Giulia Gabriele incappa in una sosta in penalty zone a due giri dal traguardo e finisce ottava (24:19.92). Italia staffetta d’oro, 11 medaglie a Gerusalemme L’oro della staffetta maschile è la perla finale di una splendida spedizione azzurra agli Europei Under 18 di Gerusalemme. L’Italia termina la rassegna continentale con undici medaglie, di cui 3 ori, 5 argenti e 3 bronzi, e il terzo posto nel medagliere dopo Gran Bretagna e Germania, anche grazie al contributo dei frazionisti Francesco Inzoli, Filippo Padovan, Eduardo Longobardi e Davide De Rosa, primi al traguardo nella staffetta a distanze crescenti (100-200-300-400 metri) con il crono di 1:52.69, record dei campionati oltre che migliore prestazione italiana, davanti alla Norvegia (1:53.36) e alla Gran Bretagna (1:53.75). Anche il quartetto femminile è sul podio, merito di Alice Pagliarini, Ludovica Galuppi, Elisa Marcello e Gloria Kabangu, capaci di mettersi al collo l’argento in 2:07.35 (con il nuovo primato nazionale), bruciate di un soffio per l’oro dalla Gran Bretagna (2:07.18) ma davanti alla Repubblica Ceca (2:07.53). La squadra azzurra finisce terza anche nella classifica a punti, dietro a Germania e Gran Bretagna. Alla terza edizione dell’evento, è questa la più ricca di piazzamenti sul podio, dopo le nove medaglie in ognuna delle precedenti occasioni.

Nel pomeriggio dell’ultima giornata, è d’argento anche il triplista Nicolò Cannavale che piazza il record personale di 15,45 (+1.0) al primo salto, migliorando il 15,33 della qualificazione di ieri. Una misura con cui si trova al comando per quattro turni ma poi viene scavalcato dal bulgaro Lachezar Valchev, il favorito della gara, che atterra a 15,53 (+1.9) dopo essersi avvicinato a più riprese e infine chiude con il 15,76 vincente (+1.2). Prima di questa trasferta il portacolori della Formia Atletica Leggera non aveva mai superato i quindici metri con vento regolare e in Israele ci riesce anche nel secondo tentativo della finale, con 15,25 (+0.7).

Si prende il bronzo negli 800 metri Davide De Rosa, poco prima di trionfare con la staffetta. Terzo posto in 1:51.81 per il giovane romano, che cerca di guadagnare posizioni ma viene preceduto di un nulla dall’israeliano Noam Mamu (1:51.79) sospinto dal tifo del pubblico di casa, mentre il successo va al favorito della gara, il ceco Jakub Dudycha (1:51.35), al via da leader europeo stagionale. Per il 17enne dell’Esercito Sport & Giovani è una conferma dei progressi compiuti quest’anno, all’esordio in azzurro e a poco più di mezzo secondo dal personale.

Nei 400 ostacoli si fa valere il trentino Mario Antolini (Atl. Valle di Cembra), quinto con 52.95 e di nuovo sotto i 53 secondi dopo il personal best di 52.68 realizzato in semifinale. A imporsi è il norvegese Bastian Elnan Aurstad in 50.89. Nel decathlon chiude al sedicesimo posto Nicola Testa con 6360 punti.

Medaglie
Ori (3): 
  • Mattia Furlani (alto); 
  • Mattia Furlani (lungo); 
  • Francesco Inzoli, Filippo Padovan, Eduardo Longobardi, Davide De Rosa (staffetta 100-200-300-400 metri, in batteria anche Sofian Safraoui, Luca Marsicovetere)
Argenti (5): 
  • Eduardo Longobardi (200); 
  • Nicolò Cannavale (triplo); 
  • Giuseppe Disabato (marcia 10.000); 
  • Martina Sciannamea (marcia 5000); 
  • Alice Pagliarini, Ludovica Galuppi, Elisa Marcello, Gloria Kabangu (staffetta 100-200-300-400 metri, in batteria anche Valentina Vaccari, Clarissa Vianelli)
Bronzi (3): 

  • Davide De Rosa (800); 
  • Francesco Inzoli (lungo); 
  • Sofia Pizzato (100hs)
  • Blog: lebelleitalie

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