domenica 16 ottobre 2022

2022 UCI Track Cycling World Championships

  • Elia Viviani splendido bis iridato nell'Eliminazione - 
     PARIGI: Eliva Viviani più forte della sfortuna e bissa il successo del 2021, a Roubaix, con il titolo Mondiale nell'Eliminazione al Velodrome National di St Quentin nei pressi di Parigi. Alle sue spalle finiscono il neozelandese Corbin Strong, medaglia d'argento. Terzo posto e bronzo per l'inglese Ethan Vernon. Per l'Italia del pedale è il 128° metallo prezioso dell'anno, la 7^ di questa rassegna (4 ori e 3 argenti). Il veronese lo aveva detto "correrò con tutta la rabbia che ho in corpo". Non gli era andato certo giù il 7° posto ottenuto ieri nell'Omnium. Subito dopo l'arrivo si è sciolto in un grande abbraccio con i compagni di nazionale, rimasti apposta per assistere anche alla sua gara, i fratelli e tutto lo staff. Assente solo Elena Cecchini, la fidanzata e presto sposa, impegnata in uno stage con il team. Gli amici, proprio per questo motivo gli hanno fatto trovare una maglietta celebrativa con la scritta "Da profeta in patria.. a profeta in gabbia". Tra le sorprese della serata ci sarà anche la festa di addio al celibato. La corsa ha vissuto momenti veramente concitati che hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Lo stesso Viviani, che è giunto al traguardo con un'abrasione sul polpaccio destro, è entrato in contatto con gli avversari. Per lui un veloce stop per cambiare la bici e ripartenza con brivido. "Non so se la bici avesse qualcosa, ma non potevo rischiare più perchè la mia corsa sarebbe finita. E' stato un mondiale più duro rispetto allo scorso anno, dove ho evitato anche un'altra caduta per pochissimo. Questa era la mia corsa, non potevo sbagliare". L'azzurro rivive gli ultimi istanti di gara: "Volevo guadagnare in rettilineo, perchè la mia impressione era che in curva non si riuscisse a passare. Per questa ragione ho anticipato lo sprint, sorprendendo Strong. E' andata come pensavo. Finire così la stagione è veramente bello, volevo chiudere con una medaglia". 
  • 7° POSTO PER VIVIANI E NELLA MADISON CON BARBIERI CONSONNI - 
    PARIGI: Prima giornata senza medaglie a Parigi per i Campionati Mondiali su pista. Gli azzurri in gara oggi sono rientrati in hotel senza festeggiare nulla, nonostante sulle tribune ad incitarli ci fossero tutti i loro compagni di nazionale freschi di titoli e record mondiali. Si è vista delusione nei loro occhi e qualche lacrima, come confermato da Rachele Barbieri, impegnata nella Madison con Chiara Consonni. “Volevamo vincere, siamo qui per far bene. Nonostante la stagione ricchissima abbiamo ancora fame”. E’ lei che rappresenta idealmente il sentiment del movimento italiano che oggi vedeva schierati anche Elia Viviani, Miriam Vece, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster. LA MADISON DONNE: La prova a coppie è stata vinta dal Belgio davanti alla Francia. Le azzurre sono giunte settime, con 11 punti. A vincere le atlete del Belgio 32, davanti a Francia, 31 e Danimarca.
  • Filippo Ganna entra nella storia dell'inseguimento con il record del mondo 3.59.636 -  PARIGI:
    Record del mondo in 3.59.636 e titolo di campione del mondo per Filippo Ganna questa sera al Velodromo St Quentin di Parigi. Nella finale ha battuto l'altro azzurro, Jonathan Milan, in una sfida emozionante e crudele. Anche per Milan, quella di questa sera, è stata la miglior prestazione personale di sempre con 4.03.790 e conferma che dietro a Pippo c'è tanto altro. Un successo atteso, un record che ha sorpreso, e che arriva a pochi giorni da quello ottenuto a Grenchen sull'ora. Il piemontese ha ufficializzato solo ieri sera la sua partecipazione ed anche questa mattina, al risveglio, non sembrava essere in una delle sue migliori giornate. Evidentemente il campione sentiva l'impegno e stava cercando tutta la concentrazione necessaria per scaricare sui pedali la sua forza con un rapporto mostruoso 67x15. Ganna ha abbassato di circa 3 decimi il record realizzato dall'americano Ashton Lambie, al quale sottrae anche il titolo mondiale che aveva conquistato nel 2021 a Roubaix proprio a sue spese. La differenza tra il record di Ganna e quello dell'americano sta tutta nei circa 2000 metri di dislivello, quelli che dividono il livello del mare di Parigi dall'altura di Aguascalientes, dove Lambie ha segnato il suo limite, nell'agosto del 2021, non in gara ma in un tentativo certificato dall'UCI. Il neo campione del mondo non ha mai nascosto, in questi anni, di guardare con interesse al 'muro' dei 4', ma ha sempre ritenuto fondamentale abbatterlo a livello del mare, in una gara ufficiale. L'ha fatto oggi davanti ad un pubblico che non ha mai smesso di incintarlo.
  • In questa giornata di trionfo passa quasi in secondo piano l'ottima prova di Matteo Bianchi, nel chilometro, che in giornata aveva fatto segnare il nuovo record italiano in 59.460. C'era attesa per il 21 enni di Bolzano che era accreditato della seconda prestazione nelle qualifiche. Oro che va all'olandese Hoogland in 58.294. "Per ora pratica un altro sport" le parole dell'azzurro. 
  • Inseguimento femminile sul tetto del mondo - Storico e spettacolare oro per il quartetto dell'inseguimento femminile, che nella finale che chiude il programma odierno dei Mondiali di Pista a Parigi ha battuto la Gran Bretagna, segnato il nuovo record italiano (4'09"760) e, soprattutto, portato l'inseguimento femminile sul tetto del mondo. Un titolo che non avevamo mai vinto e che compensa ampiamente il dispiacere aver visto sfilare la maglia iridata dalle spalle dell'inseguimento maschile.
    Nella prova decisiva Marco Villa ha schierato il quartetto già protagonista in occasione delle qualificazioni: Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Vittoria Guazzini e Martina Fidanza. Le azzurre partono subito forte, accumulando oltre un secondo di vantaggio già nel primo chilometro di gara. Le britanniche non rientreranno più in gara. Al termine del secondo giorno di gare il medagliere dell'Italia sale così a 4 medaglie: 2 ori e 2 argenti. E' stato un percorso lineare quello delle italiane che nel pomeriggio si erano imposte in modo netto contro l'Australia e che hanno tremato solo nella fase iniziale della penultima sfida, a causa di una falsa doppia partenza. Attimi da gestire con particolare attenzione per non rischiare inutili nervosismi. Tutto si è però risolto al meglio con le azzurre che hanno fornito ancora una prova convicente. 
  • Argento per il quartetto maschile e per Rachele Barbieri -  Arrivano ancora medaglie per il ciclismo su pista ai Campionadi del Mondo su pista di St Quentin, Parigi.

    Sono quelle del quartetto maschile (Ganna, Milan, Consonni e Moro) e di Rachele Barbieri nell'Eliminazione. La giornata è vissuta sulla lunga attesa della prova maschile con gli azzurri che dovevano difendere la maglia di campioni del mondo conquistata un anno fa a Roubaix. La prova ha vissuto su un lungo testa a testa con i britannici Vernon, Wood, Bigham e Hayter che hanno chiuso in 3.45.829. Per gli azzurri un gap di 0,422 al termine di una prova tiratissima in cui l'Italia non è riuscita nella consueta rimonta. La terza posizione è andata alla Danimarca (3.46.721) che nell'ultima fase ha fiaccato la resistenza dell'Australia (3.48.127). Subito dopo la linea d'arrivo è parsa subito evidente l'incredulità degli inglesi che, trascinati da un grande Hayter, sono riusciti in una grande impresa all'insegna della solidità fisica a psicologica. Infatti il trenino italiano era arrivato a meno 2 giri ad avere uno svantaggio di 0,290" e pareva avviato alla consueta rimonta. Il dopo gara è stato all'insegna del fair play con gli azzurri che si sono complimentati in modo sincero con gli avverari. L'Argento di Rachele Barbieri è frutto di una prova generosa, coraggiosa e all'insegna dell'istinto. La modenese è stata sin qui protagonista di un'annata ampiamente positiva con 4 medaglie ai Campionati Europei di Monaco (nessuno come lei) a cui si somma quella di oggi per un totale di 5. Barbieri è stata preceduta dalla belga Lotte Kopecky favorita per la vittoria finale. Kopecky si è imposta addirittura per distacco nonostante l'azzurra abbia dato il massimo per rimanerle attaccata. Chiude il podio l'americana Jennifer Valente, medaglia di bronzo. “Non voglio fermarmi mai. Sono molto contenta di questa stagione che non mi aspettavo così ricca. Sono arrivata qui in condizione. Non sarà l’ultima gara di questo mondiale perché sabato correrò la madison con Chiara Consonni. Dopodiché ci sarà un po’ di riposo penso anche meritato". Tornando alla prova odierna. "C’è un po’ di rammarico perché il secondo posto brucia. Ero qua per giocarmi la maglia, però ho trovato Lotte che è stata più forte".

PARIGI: Martina Fidanza è campionessa del mondo nello Scratch ed il quartetto (Ganna, Milan, Moro e Lamon) maschile va in finale contro la Gran Bretagna dopo aver battuto la Francia. Il bilancio di giornata, al Velodrome National di St Quentin, è impreziosito dal primo posto dell'altro quartetto, quello donne (Balsamo, Consonni, Fidanza e Guazzini) che fa segnare il miglior tempo (4:11.011). Partiamo però dalla medaglia d'oro, il 122° metallo per la FCI nel 2022. La bergamasca si è imposta al termine dei 40 giri di pista ed ha così dato un potente calcio alla sfortuna che nell'ultimo anno l'ha colpita sotto forma di Covid, ablazione cardiaca e frattura alle vertebre. Una gara apparentemente semplice per Fidanza che ha corso sulle ali della leggerezza di chi non aveva nulla da perdere, nel senso che un titolo mondiale di specialità, lei, lo aveva già nel palmares. Una prova in controllo, senza spreco di energie in cui ha saputo risalire il gruppo con consumata maestria a 10 giri dall'arrivo. Si è posizionata nella parte alta della pista e ha continuato a guadagnare posizioni e, ai meno 2 dall'arrivo, si è lanciata in un allungo risultato poi essere irresistibile. Sulla linea d'arrivo un urlo liberatorio e tante lacrime. Alle sue spalle l'olandese Maike Van Der Duin e la britannica Jessica Roberts.  

Si riparte dai 4 ori, 3 argenti e 3 bronzi del 2021, a Roubaix, e ci si prepara a vivere i Mondiali pista dal 12 al 16 di ottobre al velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines di Parigi, nei pressi della reggia di Versailles, nella zona sud ovest della capitale transalpina.

“Lo scorso anno abbiamo raccolto moltissimo – afferma Roberto Amadio, team manager delle squadre nazionali – eravamo nell’anno olimpico e godevamo di grande motivazione e condizione. Comunque possiamo essere ancora grandi protagonisti e ce la giocheremo con le altre nazioni leader. Nell’endurance penso a Francia, Australia, Nuova Zelanda e Danimarca. Da segnare pure la Svizzera che sta crescendo bene”.

L’Italia ha appena celebrato il record dell’ora di Filippo Ganna che sabato sera a Grenchen è entrato nella storia con la prestazione monstre di 56,792 km/h. Il piemontese sarà ancora una volta della partita portando tanto entusiasmo extra.

“Pippo è stato mostruoso, - ribadisce Amadio - ma la cosa più bella della serata di Grenchen è stata quella di vedere il gruppo Italia pista presente e impazzire di gioia. C’erano tutti i ragazzi e anche lo staff tecnico. Per noi un grande momento. In questo record c’è tanto azzurro. Ovviamente riconosciamo i meriti di Ineos”.

“Come sarà l’adattamento dall’ora al quartetto? Non semplice, perché già mercoledì si gareggia, ma lui ha motivazione e in azzurro sa tirare fuori il massimo. Ritengo che sarà trainante ancora una volta. Ha lavorato, nella sua preparazione al record dell’ora, ed effettuato richiami anche per il quartetto, quindi sono fiducioso e lui ci tiene tantissimo”.

Entrando nel dettaglio delle specialità: “Nell’inseguimento individuale possiamo essere protagonisti con Pippo e Jonathan anche se non sappiamo ancora le decisioni del CT sulle varie specialità. Saremo comunque presenti con atleti che possono vincere. Anche Elia Viviani è rientrato. Ha appena vinto su strada, in Croazia, ed è un bel segnale. Lui si sa motivare e motiva anche il gruppo”.

Le considerazioni sul gruppo femminile che da tempo garantisce ottimi risultati: “Pure le ragazze sapranno andare bene. Con l’evoluzione del World Tour è più difficile averle a diposizione per l’attività in pista. Qui a Parigi abbiamo recuperato pure Elisa Balsamo. Grazie anche a loro. Sono convinto che nelle prove, come quartetto e inseguimento possiamo esserci”.

Alcuni rientri importanti: “Torna Letizia Paternoster che però non ha una condizione ottimale, dopo la caduta di Monaco. L’importante è che riprenda e viva il clima azzurro”.

Il settore velocità ha avviato un nuovo corso, mettendosi in luce con giovani: “Ci presentiamo come a Monaco con i giovani. Per noi si tratta di un passo importante per il nostro movimento, anche se ottenere risultati non sarà semplice. I ragazzi sono motivatissimi e Ivan Quaranta sta lavorando bene e sa trasmettere fiducia”.

I CONVOCATI:

  • ALZINI MARTINA COFIDIS WOMEN TEAM
  • BALSAMO ELISA TREK-SEGAFREDO
  • BARBIERI RACHELE G.S. FIAMME ORO
  • BERTAZZO LIAM TEAM MALOJA PUSHBIKERS
  • BIANCHI MATTEO CENTRO SPORTIVO ESERCITO
  • BOSCARO DAVIDE G.S. FIAMME AZZURRE
  • CONSONNI CHIARA G.S. FIAMME AZZURRE
  • CONSONNI SIMONE COFIDIS
  • DONEGA' MATTEO CTF
  • FIDANZA MARTINA G.S. FIAMME ORO
  • GANNA FILIPPO INEOS GRENADIERS
  • GUAZZINI VITTORIA G.S. FIAMME ORO
  • LAMON FRANCESCO G.S. FIAMME AZZURRE
  • MILAN JONATHAN BAHRAIN-VICTORIOUS
  • MORO MANLIO ZALF EUROMOBIL DESIREE FIOR
  • MORO STEFANO G.S. FIAMME AZZURRE
  • NAPOLITANO DANIELE TEAM COLPACK BALLAN
  • PATERNOSTER LETIZIA G.S. FIAMME AZZURRE
  • PINAZZI MATTIA ARVEDI CYCLING ASD
  • PLEBANI DAVIDE G.S. FIAMME ORO
  • SCARTEZZINI MICHELE G.S. FIAMME AZZURRE
  • TUGNOLO MATTEO GS BMX VIGEVANO - LA SGOMMATA
  • VECE MIRIAM CENTRO SPORTIVO ESERCITO
  • VIVIANI ELIA INEOS GRENADIERS
  • ZANARDI SILVIA BEPINK 

Diretta tv, gratis e in chiaro, sui canali della Rai: Rai 2 e RaiSport, palinsesto dettagliato da definire. 

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Avezzano - Notte Rosa | 10 maggio 2024

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