domenica 28 maggio 2017

2017, GIRO D'ITALIA, in giro per conoscere #LEBELLEITALIE

Sesto San Giovanni è un comune italiano di 81 774 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia. Il nome del comune si compone di Sesto, ad indicare la distanza in miglia da Milano lungo un'antica strada romana che collegava Milano e Monza (ad sextum lapidem, ovvero presso la sesta pietra miliare) e San Giovanni, indicazione introdotta a partire dal 1100, per rendere chiara la dipendenza di Sesto dalla Basilica di San Giovanni a Monza e dal suo territorio, la Corte di Monza.
Nel XX secolo è stata sede di una delle più grandi ed estese concentrazioni industriali d'Italia, con stabilimenti metallurgici, elettronici ed elettrotecnici; nello stesso secolo era fiorente anche l'industria tessile, e la produzione libraria e della carta.
Dopo Milano è il comune più popoloso della città metropolitana. Inoltre è settima città più popolosa della Lombardia e sessantottesima città più popolosa d'Italia.
Al confine con i comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano sorge il Parco Nord Milano, vasto parco (circa 600 ettari), dal 1975 parco regionale della regione Lombardia. Lungo l'asta del Lambro, che scende da Monza toccando Brugherio e Cologno Monzese è situato il Parco Media Valle del Lambro, di rilevanti contenuti naturalistici ma soprattutto di archeologia industriale. Sesto è il comune capofila del consorzio che lo gestisce.
Feltre è un comune italiano di 20 649 abitanti della provincia di Belluno in Veneto.
Secondo Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, III,130), l'antica Feltria fu fondata dai Reti (oppido retico) con le città di Trento e di Verona. Discusso il toponimo: taluni lo avvicinano alla lingua etrusca (Felthuri, cioè città di Fel) osservando un'assonanza con Velhatre (Velletri).
Gradualmente romanizzata, Feltria divenne municipium optimo jure e in età imperiale conobbe un notevole sviluppo economico ed urbanistico. Fondamentale la vicinanza all'importante Via Claudia Augusta, strada che da Altino, sulla Laguna Veneta, portava, attraverso Trento e il Brennero, fino ad Augusta Vindelicum (l'attuale Augusta, in Baviera).
Con il tempo la città divenne importante sede di associazioni di fabri (artigiani), di centonari (addetti al riciclaggio di vesti usate e scarti di lavorazione della lana, le "centones" sono identificabili con l'attuale feltro che dal nome della città ebbe origine) e di dendrophori (boscaioli, artigiani, mercanti e trasportatori di legname).
Nel tardo impero la diffusione del cristianesimo permise la fondazione della diocesi feltrina con una prima cattedrale. Si fa tradizionalmente risalire a San Prosdocimo di Padova l'evangelizzazione della zona. https://it.wikipedia.org

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 Villa Santina è un comune italiano di 2208 abitanti della provincia di Udine 
È uno dei 28 comuni della Carnia, situato in un ampio pianoro che arriva sino a Tolmezzo.
L'unica frazione del comune è per l'appunto Invillino (Divilìn), uno dei borghi più antichi della Carnia.
Il paese, completamente ripresosi dai terremoti del 1976
è oggi un attivo centro agricolo e industriale.
Nel territorio del comune, in località Col di Zuca e nei pressi della Pieve di S. Maria Maddalena (Col Santino), sono stati rinvenuti resti di origine preistorica e paleocristiana.
Questi scavi sono però da tempo abbandonati.
Villa Santina ha cambiato nome nel 1867, il nome precedente era Villa di Invillino, essendo allora frazione del vecchio comune di Invillino; il nome attuale deriva dal Col Santino (402 m) alle cui pendici sorge l'abitato.
Nel 1976 il comune fu devastato dal terremoto del Friuli, che provocò enormi crolli e danni.
 Il passo Pordoi è un valico alpino delle Dolomiti posto a 2.239 m s.l.m. e situato tra il Gruppo del Sella a nord e il gruppo della Marmolada a sud.

Congiunge Arabba, frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana in Val Cordevole nella provincia veneta di Belluno, con Canazei, comune della Val di Fassa in provincia di Trento.
L'Alta via n. 2, che parte da Bressanone e arriva fino a Feltre, attraversa il passo Pordoi.

Dal Passo si ha il più rapido accesso al gruppo del Sella (la cui maggior elevazione è il Piz Boè, 3152 m) per mezzo della funivia prodotta dalla Hölzl che, con un unico balzo, raggiunge i 2950 m s.l.m. del Sass Pordoi, lo sperone più meridionale del Gruppo del Sella.

Nel versante veneto del passo si trova un ossario che raccoglie, in una tomba comune, i resti di 454 caduti germanici e di 8.128 austro-ungarici caduti nel corso della Grande Guerra, provenienti dai vari cimiteri di guerra. Nei ripiani esterni sono invece tumulati, in tombe singole o combinate, i resti di 842 caduti tedeschi della Wehrmacht della Seconda guerra mondiale, provenienti dai cimiteri ubicati nella zona di Bellunohttps://it.wikipedia.org/
San Michele all'Adige è un comune italiano di 3 091 abitanti della provincia di Trento.
La comunità di San Michele nasce ai piedi dell'antico monastero degli agostiniani regolari, fondato nel 1144-1145 dai conti di Appiano con l'assistenza del vescovo di Trento Altemanno, parallelamente all'istituzione dei conventi dei canonici regolari di Novacella presso Bressanone e di Santa Maria in Au presso Bolzano.
Il territorio comunale ha subito nel tempo alcune variazioni: nel 1928 venne aggregato a San Michele all'Adige il territorio dei soppressi comuni di Faedo e Grumo, ma nel 1952 il comune di Faedo venne ricostituito (Censimento 1951: pop. res. 632), distaccandone nuovamente il territorio da quello di San Michele.
Vicino a San Michele si trova il Castello di Königsberg (o di Monreale), che ricade però sul vicino Comune di Faedo.
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Mezzolombardo è un comune italiano di 7 070 abitanti della provincia autonoma di Trento
È situato nella Piana Rotaliana, dove vengono prodotti il Teroldego Rotaliano e la grappa.
 Appartenente direttamente al Vescovado di Trento, nel 1194 fu diviso da Mezzocorona, del territorio tirolese. Da questo momento prese il nome di Mezzolombardo (Welschmetz in tedesco, da welsch "latino, italiano"), mentre la vicina veniva detta Mezzotedesco.
In passato fu in uso anche il toponimo Mezzo di San Pietro (Meçi de Sancto Petro), dal nome del castello.
A nord-ovest dell'abitato di Mezzolombardo, si trova la località Rocchetta dove si trovano i resti dell'omonimo Forte Rocchetta, una fortificazione austro-ungarica, di cui, per far spazio ai lavori di ristrutturazione della strada, non rimangono che poche tracce. La località Rocchetta è anche il punto in cui termina la Piana Rotaliana ed inizia la Val di Non.
A sud di Mezzolombardo invece si trova la località Rupe. 
Essa è la parte industriale del paese, dove risiedono varie fabbriche e imprese.
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Rogno è un comune italiano di 3 971 abitanti della val Camonica in provincia di Bergamo, anche se anticamente legato a quella di Brescia, tanto da farne parte a livello di diocesi.
 
Il territorio, situato sulla destra orografica del fiume Oglio è prevalentemente formato da montagne. Il comune raggiunge il suo apice alla cima del monte Pora.
I primi insediamenti umani risalirebbero al Mesolitico (circa nel VI millennio a.C.), quando gruppi di cacciatori si insediarono in queste zone (famosi sono i resti rinvenuti poco distante del cosiddetto "uomo camuno"), in una località denominata Coren Pagà. Qui sono stati rinvenuti importanti reperti ed incisioni rupestri di notevole fattura, risalenti anche al Neolitico.
Anche le popolazioni che qui si stanziarono nei millenni successivi ebbero nel Coren Pagà un luogo di riferimento: incisioni di tribù di Galli Cenomani sono tuttora presenti in quello che era considerato un luogo sacro.
La zona fu in seguito occupata dai romani, che fecero di Rogno la sede di un pagus. Scavi archeologici e fotografie aeree hanno rilevato la presenza di un antico porto risalente a questo periodo.
Di tale periodo rimangono una lapide celebrativa dedicata a Druso, il figlio dell'imperatore Tiberio, e una pietra tombale dei coniugi Reae Trumiae, sacerdote del culto di Cesare e Ennae Tresiae che si trova ora murata sulla sommità del campanile della pieve di Santo Stefano.
I secoli successivi videro il territorio passare ai Longobardi prima, ed al Sacro Romano Impero poi. Fu proprio Carlo Magno a cedere l'intera valle ai monaci dell'abbazia di Marmoutier di Tours.
Rogno fu il capoluogo di una delle quattro circoscrizioni (pievatici) in cui era suddivisa la Comunità di Valle Camonica. Il pievatico di Rogno comprendeva i comuni di Rogno, Darfo, Gianico, Artogne, Erbanno, Gorzone, Sciano, Anfurro, Angolohttps://it.wikipedia.org
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Selvino è un comune italiano di 2.038 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Posto sull'altipiano che sovrasta la val Seriana
dista circa 22 chilometri a nord-est dal capoluogo orobico.
Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Seriana.
 
Il nucleo abitativo di Selvino si sviluppa su un altopiano compreso tra i 920 ed i 950 m s.l.m. che, delimitato dai monti Perello, Podona, Poieto e Purito, è posto sullo spartiacque tra la val Seriana e la val Brembana.
La zona dove ora si trova il paese di Selvino, circa 220 milioni di anni fa, alla fine del periodo triassico, era ricoperta da un mare tropicale, conosciuto come oceano Tetide, con barriere coralline, lagune e piccole isole. Man mano che le acque cominciarono a ritirarsi, affiorarono le vette e le propaggini dei monti che compongono le Prealpi Orobiche, lasciando numerose tracce delle forme di vita esistenti in quel periodo. Tra le rocce del monte Purito sono difatti presenti ingenti quantità di reperti fossili, testimonianza di quella lontana epoca, tra i quali piccoli animali e conchiglie.
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Castellania è un comune italiano della provincia di Alessandria, in Piemonte, sulle colline alla destra del torrente Scrivia.
Con i suoi soli 91 abitanti (anno 2013) è il terzo comune meno popolato della provincia (dopo Carrega Ligure e Malvicino)[2] ed è stato istituito nuovamente nel 1947 (D.L.P. N. 966 del 20/08/1947) dopo essere stato, per 19 anni, unificato con il vicino comune di Carezzano
Vi nacquero il grande ciclista Fausto Coppi e suo fratello Serse
La loro casa natale è stata trasformata in un museo ed è l'unica attrazione turistica del minuscolo comune.
 
Umberto Tozzi Per Angela
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Piacenza è un comune italiano di 102 181 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia dell'Emilia-Romagna.
È soprannominata la Primogenita perché nel 1848 è stata la prima città italiana a votare con un plebiscito l'annessione al Regno di Sardegna.
Posta sul Po, al confine tra Lombardia ed Emilia, risente pesantemente dell'influenza economica e culturale di Milano.
Piacenza è la città dell'Emilia-Romagna con il clima più continentale, di conseguenza gli inverni sono leggermente più rigidi rispetto alle altre città della regione e le precipitazioni risultano maggiori. Le minime invernali registrate sono inferiori inoltre a quelle delle vicine città lombarde. La vicinanza della città al fiume Po porta come conseguenza che, in tutti i periodi dell'anno, il clima sia caratterizzato da una forte umidità: d'inverno si manifesta con grande frequenza il fenomeno della nebbia, d'estate le condizioni meteorologiche sono spesso di afa opprimente.

Sino alla fine degli anni ottanta sono state registrate nevicate record. 
Nei giorni della nevicata del secolo del 1985 che colpì il nord Italia si superò il metro e mezzo. La neve a Piacenza è sempre caduta durante il periodo invernale, fenomeno alquanto naturale, ma tra la fine degli anni '90 e il primo decennio degli anni 2000 il fenomeno si è rarefatto con un calo della frequenza e dell'intensità delle nevicate. Negli ultimi anni la neve è tornata abbondante e nell'inverno del 2008/2009 si sono registrate precipitazioni nevose record. La temperatura massima media in gennaio è 3-4 gradi mentre in luglio raggiunge i 31-32-33 gradi.
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Fiordaliso - Fatti miei (1986)
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Il Lago di Bilancino è un lago artificiale nel Mugello
Già sul finire degli anni cinquanta si fece strada l'ipotesi di creare uno sbarramento sul fiume Sieve, in località Bilancino, onde limitare i rischi di alluvione nella piana dell'Arno e sopperire al bisogno idrico di Firenze e Prato. Dopo l'alluvione di Firenze (novembre 1966) uno studio di ingegneria di Milano (Franco Cambi - Renato Sacchi) elaborò un progetto di massima per uno sbarramento sul Fiume Sieve proprio in Località Bilancino.
Lo scopo del progetto era, nell'immediato, l'imbrigliatura delle acque del fiume e, in prospettiva, l'utilizzo delle stesse per uso potabile e per la produzione di energia elettrica. Tale progetto fu poi sottoposto all'esame degli Enti locali nel 1968. Fu solo nel 1978 tuttavia che si costituì il "Consorzio per le risorse idriche. Schema 23 Firenze", formato da 10 comuni della piana (attuali province di Firenze e Prato).
Gli studi di progetto vennero affidati agli ingegneri Giuseppe Baldovin, Arrigo Forasassi e Giorgio Hautmann e ad Alessandro Martelli (ingegnere capo del Consorzio Schema 23); gli elaborati furono presentati nel 1982 e nel 1984 venne stipulata una convenzione tra la Regione Toscana, il comune di Barberino, la Comunità Montana e la Provincia di Firenze che prevedeva la trasformazione dell'invaso in un vero e proprio lago, con la conseguente creazione di aree attrezzate e di recupero lungo le sponde: in particolare vennero previste 5 aree comprensive di un centro permanente di ricerca e controllo per problemi ambientali, un'area faunistico-venatoria e un polo di sport acquatici.
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Bagno di Romagna è un comune italiano di 6.085 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna. È situato nell'Appennino tosco-romagnolo, circa 50 km a sud del capoluogo, Forlì
Parte del suo territorio è ricompreso nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, all'interno del quale è presente la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima istituita in Italia e una delle più pregiate d'Europa. 
Storicamente fa parte della Romagna toscana.
È una località nota per le sorgenti termali. L'acqua termale è bicarbonato-alcalino-sulfurea, minerale, ipertermale, esce alla sorgente ad una temperatura di 47 °C. Conosciuta per le proprietà curative delle sue acque fin dai tempi dei Romani, con il nome di Balneum, attualmente è una delle più note località termali italiane.
Il municipio non si trova nella località che porta il nome del comune ma nell'adiacente San Piero in Bagno, dunque Bagno di Romagna è un comune sparso; con i suoi 233,52 km² di superficie è anzi il comune sparso più grande dell'Emilia Romagna
La pace, l'industrializzazione ed il boom economico hanno gradualmente portato al comune benessere ed un elevato tenore di vita. Tuttavia gli isolati abitati montani sono stati abbandonati principalmente in favore dei due paesi della valle (Bagno e San Piero) e le campagne si sono nettamente spopolate. Oggi tutto il comune Bagno di Romagna è un fiorente centro turistico, in virtù delle sue stazioni termali, rinomate in tutta Italia e della presenza di una natura lussureggiante ed incontaminata, cui massima espressione è il parco nazionale delle Foreste Casentinesi.
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Montefalco è un comune italiano di 5 747 abitanti della provincia di Perugia. Punto di riferimento della regione vinicola in cui si producono il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco Rosso.
Montefalco, circondato da vigneti e uliveti, è situato in cima a una collina che domina la pianura dei fiumi Topino e Clitunno. Per questa favorevole posizione panoramica, dal 1568 gli è stato attribuito l'appellativo di "Ringhiera dell'Umbria". Da qui, nelle giornate più limpide, è possibile ammirare, da vari punti belvedere, un panorama a 360° 
che spazia dall'intera vallata tra Perugia e Spoleto, dai versanti
Il clima della città e delle colline circostanti è di tipo continentale. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,8 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +23,5 °C.
Le precipitazioni medie annue si aggirano ai 700 mm, mediamente distribuite in 89 giorni, con un minimo relativo in estate ed un picco in autunno.
La neve fa la sua apparizione circa sette volte l'anno in città, e a volte gli accumuli sono anche abbastanza consistenti. In media ci sono 40 giorni di gelo all'anno del Subappennino a quelli dei Monti Martani.
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San Salvo è un comune italiano di 20.034 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo, situato in prossimità della costa adriatica
La zona di San Salvo è abitata fin dalla Preistoria, come provano alcuni rinvenimenti effettuati nella zona del Trigno e in Piazza San Vitale. Di età Romana sono invece alcune pavimentazioni con mosaici e marmi, sepolture di varie epoche e i resti di un acquedotto. La cittadina di allora era molto più estesa dell'abitato medioevale che in parte sopravvive e si sviluppò fra l'XI e il XII secolo grazie all'influenza dell'Ordine dei Benedettini.
L'attuale Corso Garibaldi pare ricalcare il tracciato del decumano romano.
Nella Seconda guerra mondiale, per San Salvo passava la "linea Barbara", tracciata dalla Wehrmacht a difesa della penisola parallelamente alla linea Gustav. La valle del Trigno fu teatro di scontri tra tedeschi e truppe alleate a cavallo di ottobre e novembre del 1943.
San Salvo in 90 secondi
Il paese ha conosciuto, nella seconda metà del Novecento, una consistente crescita economica e demografica dovuta all'insediamento di alcune importanti industrie sul territorio (S.I.V. e Magneti Marelli) e allo sviluppo del turismo balneare nella frazione costiera di San Salvo Marina.
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Peschici è un comune italiano di 4.505 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
Rinomata località balneare, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte premiata della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.
Peschici si trova sul litorale nord del Gargano, al centro di un tratto di costa, in parte sabbiosa e in parte rocciosa, compreso tra la Baia di Calenella (Vico del Gargano) a Ovest e la baia di Sfinale (Vieste) ad Est. Circa 30 miglia nautiche (47 kilometri) attraverso l'Adriatico in direzione nord ovest la separano dall'arcipelago delle Isole Tremiti
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Peschici - Piccola Grande Italia

Il tessuto urbano presenta una morfologia intricatissima, fatta di vicoli, piazzette, corti, scalinate, stretti passaggi, archi e soprattutto case bianche, tipiche dell'architettura mediterranea. L'espansione urbana ha avuto luogo in due aree e secondo modalità diverse: sul promontorio, verso l'entroterra, di tipo relativamente intensivo, e nella Valle Clavia, verso Monte Pucci, di tipo sporadico e con vocazione turistico-ricettiva.
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Alberobello (Aiarubbédde in apulo-barese) è un comune italiano di 10 751 abitanti della città metropolitana di Bari (provincia di Bari), in Puglia
al centro della Valle d'Itria e della Terra dei Trulli.
Celebre per le sue caratteristiche abitazioni chiamate trulli (Casedda o Cummersa) che, dal 6 dicembre del 1996, sono patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, fa parte della Valle d'Itria e della Murgia dei Trulli.
Una prima antropizzazione dell'area prese avvio solo nei primi anni del XVI secolo su impulso del conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d'Aragona, figlio del celebre conte Giulio Antonio Acquaviva, caduto nel 1481 presso Otranto,quando vennero uccisero 800 martiri,nella guerra contro i Turchi .Il conte Andrea Matteo introdusse dal feudo di Noci una quarantina di famiglie di contadini per bonificare e coltivare le terre, con l'obbligo di consegnargli la decima dei raccolti.
Un suo successore, il potente conte Giangirolamo II detto il Guercio delle Puglie perché aveva un occhio bendato (1600-1665), che aveva eretto un casotto di caccia ed una locanda in loco, iniziò la vera urbanizzazione della selva con la costruzione di un agglomerato di case. L'abbondanza di materiale soprattutto pietra calcare e carsica ed sedimentario calcareo ,e l'autorizzazione del conte a costruire case solo con muri a secco senza l'uso di malta, che sono i caratteristici trulli, contribuì all'espansione dell'agglomerato urbano, Villaggio Barone Mariano Liuzzi Coreggia.
https://it.wikipedia.org/
PUGLIA - ALBEROBELLO patrimonio UNESCO - HD
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Guardia Piemontese (La Gàrdia in lingua occitana) è un comune italiano di 1.895 abitanti della provincia di Cosenza.
Guardia Piemontese ha la particolarità di essere un'isola linguistica occitana del meridione italiano. Fu fondata nel XII secolo da rifugiati valdesi provenienti da Bobbio Pellice in Piemonte
Già nota con il nome di Casale di Fuscaldo, chiamata successivamente Guardia Fiscalda, Guardia dei Valdi e Guardia Lombarda, solo in anni più recenti ha preso la denominazione attuale di Guardia Piemontese. L'aggettivo "piemontese" del nome, deriva dall'origine valdese della popolazione locale, la quale a causa della povertà, dell'intolleranza religiosa e delle persecuzioni subite nelle proprie terre, in Piemonte, dovette fuggire alla ricerca di un luogo più sicuro e ospitale e si trasferì in Calabria dove fondò il paese di Guardia. 
Altre comunità di valdesi si stabilirono in alcuni paesi vicini, 
Il centro storico si articola in numerosissimi vicoli la cui pavimentazione è formata da un insieme di pietre. Vi è una torretta di avvistamento, facilmente ravvisabile 
anche dal "paese marino". 
Nel piazzale antistante la torretta vengono messi in scena vari tipi di spettacoli.
Guardia Piemontese Paese- Guardia Piemontese marina
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Giardini-Naxos (Giaddina in siciliano) è un comune italiano di 9.524 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. È la nona città più grande della città metropolitana. Dista circa 40 chilometri a sud-est da Messina e circa 39 chilometri da Catania.
Anticamente era chiamata Naxos. Al vecchio nome della città (Giardini) su proposta della Pro Loco recepita dal Consiglio Comunale, con una legge regionale del 1978 si è aggiunto "Naxos" per ricordare la sede dell'antica colonia greca e quindi il nome divenne Giardini-Naxos.
Giardini-Naxos il 1º gennaio 1847 ottenne l'autonomia da Taormina.
Il centro di Giardini-Naxos è la Piazza Abbata Cacciola.
Il territorio è una striscia prevalentemente pianeggiante, di forma pressoché rettangolare.
Situata sul mar Ionio nella Sicilia orientale.

Confina a Nord e ad Ovest con il Comune di Taormina, ad Est con il mare Jonio a Sud è separato dal fiume Alcantara con il Comune di Calatabiano in provincia di Catania.
Le coordinate geografiche del Comune sono: 37° 50' di latitudine Nord e 2° 49' 12'' di longitudine Est del meridiano di Monte Mario (Roma).
L'altimetria del centro va dai 5 ai 39 mt. sul livello del mare, il punto più elevato del Comune raggiunge i 210 mt. nel quartiere Mastrissa.
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 Marina di Caronia o Caronia Marina o semplicemente Marina è una frazione di circa 2000 abitanti del comune di Caronia in provincia di Messina
È considerata la porta sul mare dei Nebrodi.
Recenti ritrovamenti archeologici hanno stabilito la presenza di insediamenti umani risalenti al IV millennio a.C., nel neolitico medio; sullo stile di Serra d'Alto.
Sede dell'antica Kalacte (dal greco Bella Costa), una colonia greca tanto importante da battere moneta propria. La costa fu poi abbandonata nei secoli successivi la caduta dell'Impero romano d'Occidente a causa delle scorrerie piratesche, portando la popolazione sulla montagna fondando l'odierna Caronia.
Nel XII secolo la regina Costanza d'Altavilla, madre di Federico II, sbarcò sulla costa a causa di un naufragio. Il salvataggio fu attribuito ad un miracolo e la monarca volle dedicare un tempio alla Madonna Annunziata, attestato sin dal 1178 da una bolla in cui l'Arcivescovo di Messina, Nicolò, ne consegnava la giurisdizione, insieme alla Chiesa di san Nicolò di Caronia, all'abate di Maniace.
Nel 1700 la costa fu poi stabilmente riabitata dapprima da contadini, forse al seguito della famiglia Pignatelli, che si stanziarono circa due km ad est rispetto all'antica città greca. Successivamente, grazie all'opera di famiglie dedite alla pesca, il borgo si costituì anche nei pressi della Chiesa dell'Annunziata, corrispondente alla parte orientale di Kalacte.
Taylor Swift - You Belong With Me
Segnato nel primo trentennio del dopoguerra da una notevole emigrazione, il paese si ripopola nella stagione estiva. https://it.wikipedia.org
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 Villasimìus è un comune italiano di 3 713 abitanti della provincia del Sud Sardegna.
È uno dei comuni più conosciuti della Sardegna meridionale in quanto, grazie alle sue numerose località turistiche, porta un flusso consistente di turisti nel periodo primaverile ed estivo. 
La località di Capo Carbonara è famosa per essere il punto meno piovoso d'Italia.
Villasimius gode del tipico clima mediterraneo, con inverni miti ed estati calde. I valori estremi estivi superano di poco i 40 °C, mentre quelli invernali si attestano a pochi gradi sopra lo zero. 
A causa della latitudine e della presenza del mare, è veramente raro che nevichi se non sui sistemi montuosi che circondano il territorio (600 metri di altitudine). 
Il promontorio di Villasimius, Capo Carbonara, risulta essere il punto più arido d'Italia con la sua media pluviometrica annua di 237,8 mm nel trentennio 1971-2000
Per le barriere collinari che si estendono a ovest e per lo sbocco sul mare da sud a est, Villasimius è esposta maggiormente alla forza dei venti, soprattutto del maestrale che qualche volta riesce a raggiungere delle raffiche di 100 km/h. https://it.wikipedia.org
Le spiagge e il mare di Villasimius - House Of Glam
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Lotzorai è un comune italiano di 2.207 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.
Il centro abitato è situato ad 1 km dalla costa centro-orientale della Sardegna, che si affaccia sul mar Tirreno. È delimitato da due fiumi: il rio Pramaera (in origine Palmera o Palmaera) a nord e il rio Girasole (in origine S'arenàda) a sud.
Il paese è raggiungibile da sud e da nord attraverso la strada statale 125 Orientale Sarda, da ovest attraverso la strada provinciale 56. Rientra inoltre nel bacino d'utenza del porto di Arbatax, dell'aeroporto di Tortolì-Arbatax - entrambi distanti circa 5 km e a 3 km dal porto turistico di Santa Maria Navarrese e a 2,8 km di distanza dalla frazione di Tancau sul Mare.
A circa un miglio a est dalla costa del paese è ubicata l'isola dell'Ogliastra, arcipelago formato da tre isolette completamente disabitate, sede di nutrite colonie di cormorani e gabbiani. La maggiore ospita la statua della Madonna d'Ogliastra, meta da qualche anno di una processione religiosa che si svolge nel mese di agosto, a bordo di piccole imbarcazioni.
Di notevole importanza sono anche le zone umide di Lotzorai sede di numerose specie acquatiche: il parco fluviale del fiume Pramaera e la sua foce, lo stagno di Pollu, la Paùle di Iscrixedda (che si trova alle spalle della spiaggia omonima in località Iscrixedda ed è alimentata dalle acque del rio Girasole che ne formano la foce), il canale di Su Stoargiu che mette in collegamento la zona umida di Iscrixedda con lo stagno di Tortolì.
La Costa di Lotzorai (Ogliastra)

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Trinità d'Agultu e Vignola (La Trinitai e Vignola in gallurese) è un comune italiano di 2.208 abitanti della provincia di Sassari in Sardegnattps://it.wikipedia.org/
Nel territorio la più antica traccia del passaggio dell'uomo è costituita da un'industria litica, attribuibile al Mesolitico, rinvenuta in un riparo sotto roccia presso Porto Leccio.
Del periodo Romano alcuni reperti ritrovati nel mare di Isola Rossa fanno ritenere che tale sito doveva costituire un punto d'appoggio per i naviganti e commercianti.
Nel 1926 durante i lavori di scavo per la costruzione della strada Aggius-Trinità, in località Lu Tuvu, presso la borgata rurale di Badas fu rinvenuto un paiolo contenente monete romane dell'epoca repubblicana. Gli operai del cantiere si divisero il malloppo e solo qualche tempo dopo il Taramelli venutone a conoscenza riuscì a recuperarne una ventina tutte databili dal 200 al 2 a.C.
La nascita del centro abitato di Trinità d'Agultu, formatosi attorno ad una antica chiesa campestre, risale alla seconda metà dell'Ottocento. Fu principalmente popolato da famiglie provenienti dai vicini centri della Gallura interna come Tempio Pausania e Aggius nonché dai pastori degli stazzi vicini. it.wikipedia.org/
David Foster-Water Fountain

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