The greener side of Puglia: il Gargano approda su “The Guardian” grazie a realtà locali che fanno sistema, condividendo il valore della sostenibilità
Dopo essere approdata dalla redazione di Londra sul portale www.doveandiamosulgargano.it (progetto ideato da Michele Simone, operatore che da anni si dedica a promuovere e valorizzare il Parco nazionale del Gargano rendendo fruibili le esperienze e le realtà più autentiche del territorio), Liz ha deciso di intraprendere questo magico itinerario in Puglia.
Un reportage che parte dal sentiero delle orchidee a Mattinata, passando dalla sacralità di Monte Sant’Angelo e dall’imponente Foresta Umbra, arrivando fino alla costa dei ‘Trabucchi storici del Gargano’ tra Vieste e Peschici.
Fra le esperienze incredibili vissute dalla giornalista inglese alcune sono state proprio imperdibili e degne di nota: la dimostrazione di pesca sul trabucco storico (esperienza promossa dall’Associazione Rinascita dei Trabucchi Storici del Gargano che da anni si impegna a ricostruire quello che, ad oggi, è un simbolo della nostra regione oltre che sito candidato a diventare patrimonio Unesco), il giro in canoa lungo la costa, la passeggiata in e-bike in foresta organizzata da Mooveng e Alma Bike, lo slow trekking tra sentieri incontaminati guidati da Gargano Natour, lo yoga con Mey di Yoga Vieste, la degustazione di prodotti bio a cura di L. Sitizzo.Fra un itinerario e l’altro Liz è stata accolta in strutture ricettive come ‘Le Casette del Rione’ e ‘Cala Molinella eco-villaggio’, che da anni investono anche nella sostenibilità ambientale e nella valorizzazione territoriale. Temi che la giornalista più volte si sofferma a citare nel suo articolo, rivolgendosi a centinaia di migliaia di persone.
Un’ennesima bella vetrina, dunque, per la Puglia e per il Parco nazionale del Gargano, questa volta, però, l’itinerario descritto vede nella sostenibilità e nel fare sistema la sua unicità.
Apparire nella sezione Travel del The Guardian è ad oggi ambizione delle più importanti destinazioni turistiche internazionali, che questo gruppo di operatori “green” possa essere d’ispirazione per tanti ancora che vogliano promuovere la nostra straordinaria regione.
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