- Jessica Gadirova è la Queen del corpo libero. Maggio sesta! Pitton: "gruppo comunque vincente!" - La britannica Jessica Gadirova è la nuova campionessa del mondo al corpo libero femminile. La britannica con il punteggio di 14.200 succede alla giapponese Mai Murakami e di lascia alle spalle la statunitense Jordan Chiles, argento con 13.833, e la campionessa all around di Liverpool, la brasiliana Rebeca Andrade, bronzo a quota 13.733. Ai piedi del podio l’olimpionica di specialità Jade Carey, che a Tokyo 2021 aveva vinto la medaglia d’oro davanti a Vanessa Ferrari. Sesta piazza per l’azzurra Martina Maggio con 13.533. La stella di Villasanta, al suo primo Mondiale, ha preso il posto, all’ultimo momento della compagna Alice D’Amato, che in qualifica aveva ottenuto l’ultimo punteggio utile per la final eight di oggi. Il ritiro infatti dell’altra brasiliana Flavia Saraiva, che aveva ottenuto il personale più alto nel concorso di ammissione di domenica scorsa – sostituita dalla nipponica Shoko Miyata - ha fatto scalare l’azzurra al ruolo di prima riserva. A quel punto il DTN Enrico Casella ha optato, d’accordo con il resto dello staff tecnico, per la sostituzione delle due atlete FGI, reputando che la Maggio avesse più chance di piazzarsi, forte dei contenuti di difficoltà della sua routine. Nelle altre specialità si sono imposti l’armeno Artur Davtyan al volteggio uomini, il cinese Zou Jingyuan alle parallele pari e l’americano Brody Malone alla sbarra, mentre la giapponese Hazuki Watanabe si è imposta alla trave.
- Bartolini abdica ma resta alla corte del corpo libero mondiale - Nicola Bartolini con il punteggio di 14.233 chiude in quinta posizione nella finale al corpo libero ai Mondiali di artistica di Liverpool. Il campione del mondo di Kitakyushu 2021 cede la corona al britannico Giarnni Regini-Moran che con il personale di 14.533 vince la concorrenza dei due giapponesi, il campione all around Daiki Hashimoto, secondo ad un battito di ciglia con 14.500, e Ryosuke Doi , bronzo a quota 14.266. il francese Benjamin Osberger finisce ai piedi del podio con lo stesso totale di Bartolini, penalizzato dall’esecuzione inferiore (8.633 rispetto all’8.333 dell’azzurro). “L’esercizio di oggi rispetto a quelli in qualifica e nella finale a squadre è stato il migliore, a livello di pulizia. Ho stoppato molte più diagonali ma si sa che in finale le giurie sono più severe. Mi piacerebbe capire dove posso migliorarmi per recuperare quei decimi che mancano”. “Nicola c’è sempre: quinto con lo stesso punteggio del quarto in una sfida mondiale di livello assoluto – ha commentato il capo missione Rosario Pitton – Non dimentichiamo che ha dato una grande mano anche alla squadra nel centrare uno storico piazzamento. Lui è il più esperto di un gruppo pieno di esordienti e rappresenta la guida del presente e per il futuro. Certo un podio oggi sarebbe stato la ciliegina sulla torta”. Nelle altre specialità in programma si sono imposti l’irlandese Rhys Mc Clenaghan, al cavallo con maniglie, davanti al giordano Ahmad Abu Al Soud e all’armeno Harutyun Merdinyan, e il turco Adem Asil agli anelli, seguito dal cinese Jingyuan Zou e dal idolo di casa Courtney Tulloch. Sul fronte femminile la statunitense Jade Carey si impone sulla rincorsa dei 25 metri, vanamente inseguita dalla connazionale Jordan Chiles e dalla transalpina Coline Devillard. Alle parallele Wei Xiaoyuan si conferma la numero uno degli staggi. Sulla piazza d’onore sale la Jones, brava a staccare di pochi decimi l’olimpionica di Tokyo 2021, la belga Nina Derwael. Domani giornata conclusiva con le altre cinque finali per attrezzo e Alice D’Amato al corpo libero
- Hashimoto è il Sol Levante del mondo dell'Artistica maschile. Casali e Abbadini esperienza d'oro! - Il giapponese Daiki Hashimoto con 87.198 vince la sfida con Zhang Boheng, secondo a 86.765, e diventa il nuovo campione del mondo all around di Ginnastica Artistica maschile, sfilando la corona iridata proprio al cinese. La bandiera del Sol levante sale sul pennone più alto per la decima volta nella storia della manifestazione. Il campione olimpico e oro alla sbarra di Tokyo aggiunge il suo nome a quelli di Kōhei Uchimura, vincitore di 6 titoli consecutivi dal 2009 al 2015, Hiroyuki Tomita, numero uno nel 2005, Eizo Kenmotsu e Shigeru Kasamatsu, iridati rispettivamente nel 1970 e 1974. Bronzo per l’altro nipponico, Wataru Tanigawa, a quota 85.231. Il migliore degli italiani è stato Lorenzo Minh Casali, tredicesimo con il personale di 80.331. Ventunesimo Yumin Abbadini con il punteggio complessivo di 77.230. “I ragazzi non hanno certo demeritato – ha dichiarato il capodelegazione Rosario Pitton, guida della spedizione FGI Oltremanica e Vicepresidente federale - Peccato per qualche errore di troppo di Yumin alla sbarra ma arrivare dove sono arrivati i nostri è sempre un’esperienza positiva che si porteranno dentro per i prossimi appuntamenti. Continua il segnale di crescita della maschile azzurra”
- Andrade, prima brasiliana d'oro! Maggio e D'Amato tra le migliori 10 al mondo -Rebeca Andrade è la nuova campionessa del mondo di ginnastica artistica femminile. Per la prima volta nella storia una brasiliana sale sul gradino più alto del podio all around iridato, succedendo alla russa Angelina Melnikova. La ventitreenne di Guarulhos, cittadina a 15 km dal centro della capitale San Paolo, con il totale di 56.899 stacca la statunitense Shilese Jones, argento a quota 55.399, e la padrona di casa, la britannica Jessica Gadirova, terza con 55.199. Ai piedi del podio l’altra britannica, Alice Kinsella, con 55.065. “Accade tutto quando deve accadere – ha commentato la Andrade che a Tokyo perse di un soffio la sfida per l’oro olimpico con Sunisa Lee - Sono contenta della mia gara. Mi piace fare ginnastica e non sento la pressione delle finali”. Martina Maggio, la migliore delle italiane, si piazza al nono posto con 53.732, qualche decimo avanti alla compagna di Nazionale e della Polizia di Stato, Alice D’Amato, decima a quota 53.031. La campionessa italiana assoluta ha subito un brutto colpo sull’uscita dal mezzo giro + doppio avanti alle parallele asimmetriche e non ha potuto evitare, all’arrivo, di poggiare le mani sul tappeto. Un punto perso ma soprattutto una gran paura. “Abbiamo temuto che non riuscisse a proseguire – ha raccontato Enrico Casella – Le ho detto che potevamo anche fermarci lì, perché non era il caso di rischiare. Però lei è voluta salire sulla trave dove ha eseguito una routine ovviamente timorosa. Al corpo libero poi si è ripresa alla grande e adesso, se domani sta bene, faremo una valutazione sulla finale di domenica“. Finale alla quale si è qualificata Alice, con l’ottavo punteggio. Però una Maggio in forma e ripescata potrebbe puntare a quella medaglia che finora è mancata ad una Italdonne ormai abituata a vincere. “Queste ragazze non mollano mai – aggiunge il DTN – In questo Mondiale le cose non sono girate nel modo giusto, però abbiamo due ginnaste nella top 10, malgrado i tanti problemi dell’ultimo periodo. Le analisi le faremo alla fine, comunque, manca ancora una finale”. Anche la D’Amato ha commesso un errore sugli staggi, cadendo dal salto Shaposhnikova con mezzo. Uscita in doppio avanti con mezzo giro. Per il resto ha condotto una gara abbastanza regolare. Alla trave la Maggio dolorante ha semplificato la serie acrobatica: flic e un salto teso smezzato, quando di solito ne esegue due. Uscita in doppio carpio, mentre Alice ha concluso con il doppio avvitamento e mezzo.
- ItalGAM da impazzire! Bartolini e compagni ad un passo dal podio mondiale e da...Parigi! - La squadra maschile italiana di ginnastica artistica sfiora l’impresa. Nicola Bartolini e compagni concludono la finale a otto a squadre ai piedi del podio iridato. Il titolo va alla Cina con 257.858, davanti al Giappone, argento a quota 253.395, e alla Gran Bretagna, terza con 247.229. Tutte e tre staccano il biglietto per i Giochi di Parigi. “Non doveva essere questo il nostro mondiale – ha raccontato il DTN Giuseppe Cocciaro – ma c’è mancato poco che lo diventasse. L’appetito vien mangiando e perdere una chance così grossa sull’ultimo movimento dell’ultimo attrezzo brucia un po’. Devo fare comunque i complimenti a tutto lo staff federale. Adesso andremo ad Anversa nel 2023 con un biglietto da visita ancora più autorevole del secondo posto continentale.”. L’ItalGam, con il punteggio complessivo di 245.995 è arrivata a poco più di un punto da un bronzo storico, conquistato soltanto tre volte (nel 1909, 1911 e 1913) in più di un secolo di gare, precedendo una superpotenza ginnica come gli Stati Uniti d’America. “I ragazzi hanno fatto un percorso senza errori e meritavano anche di più – ha commentato il capodelegazione Rosario Pitton – I padroni di casa hanno avuto la meglio, sfruttando il fattore campo”. “Il nostro segreto è l’unione e la consapevolezza che, insieme, possiamo superare qualunque ostacolo – ha aggiunto Lorenzo Casali, finalista all around insieme a Yumin Abbadini. Oggi abbiamo fatto quasi la gara perfetta e siamo andati vicinissimi al coronamento di un sogno collettivo.
- Fate senza magia e Italdonne quinta. L'oro mondiale resta negli USA, che volano a Parigi con UK e Canada - L’Italdonne chiude al quinto posto mondiale con il totale di 159.463, a poco più di un punto dal terzo posto, che avrebbe garantito un pass olimpico. Gli Stati Uniti d’America confermano il titolo vinto a Stoccarda nel 2019, con il punteggio complessivo di 166.564. Piazza d’onore per le padrone di casa della Gran Bretagna con 163.363. Bronzo a quota 160.563 per il Canada, bravo ad approfittare degli errori del Giappone alle parallele asimmetriche. Anche le fate azzurre, nello stesso attrezzo, hanno sbagliato molto. Nella prima rotazione, dopo l’uscita in Tsukahara di Giorgia Villa e il suo 14.166 (D. 5.800 E. 8.366), Martina Maggio cade due volte sulla piantata Tkatchev e sul successivo salto Tkatchev e non va oltre un misero 11.700 (D. 5.500 E. 6.200). Chiude Alice D’Amato con 13.500 (D. 6.200 E. 7.300), dopo la terza caduta dallo Shaposnikova con mezzo. Alla trave le ragazze di Marco Campodonico e Monica Bergamelli provano la rimonta. La Villa esegue perfettamente la rondata + salto raccolto avvitato e, dopo il teso con doppio avvitamento finale, aggiunge 13.733 punti preziosi (D. 5.600 E. 8.133), concludendo in bellezza il suo mondiale. La Maggio inizia alla grande, ma cade in un salto costale che ha sempre eseguito senza problemi. L’uscita in doppio carpio porta un altro 12.900 (D. 5.600 E. 7.300), lo stesso punteggio delle qualifiche. Manila Esposito controlla molto bene tutto l’esercizio, con un’ottima entrata. Un po’ lenta nel ritmo ma sicura. Al termine del doppio carpio la giuria internazionale premia la promessa di Civitavecchia con 13.133 (D. 5.200 E. 7.933). Al giro di boa la femminile della FGI è quinta, con, davanti, quattro squadre già passate al volteggio, la specialità che assegna sempre punteggi più alti. Il recupero sembra possibile, anche perché le altre non scappano via. E intanto il Giappone sembra risalire minaccioso. Sul quadrato centrale, finalmente, si rivede la campionessa assoluta di Napoli. Martina strappa un 13.966 (D. 5.700 E. 8.266) da applausi, curando alla perfezione sia la parte artistica sia l’acrobatica. Il suo doppio teso è davvero di qualità. Meno precisa Alice che sporca qualche piroetta. Nella diagonale finale la genovese esegue un salto avanti teso con doppio avvitamento e arriva a 13.133 (D. 5.200 E. 7.933). Vista la nota di partenza sembra che non le abbiano riconosciuto il triplo avvitamento, ma due e mezzo. L’ultima routine è ancora di Manila che esprime sempre esplosività ed eleganza. Peccato per le mani a terra nel doppio raccolto, proprio sulle note conclusive del suo corpo libero. I giochi sembrano fatti, con USA e Gran Bretagna che lottano per l’oro e le nipponiche in volata sugli staggi asimmetrici. Le Fate dell’Accademia di Brescia sono davvero indietro, al settimo posto, ma sulla rincorsa dei 25 metri tentano il miracoloso sorpasso last minute, sperando che il Giappone trovi le stesse difficoltà delle italiane alle parallele.
- PARALLELE – Italy 39.366
- VILLA Giorgia 14.166 (D. 5.800 E. 8.366)
- MAGGIO Martina 11.700 (D. 5.500 E. 6.200)
- D'AMATO Alice 13.500 (D. 6.200 E. 7.300)
- TRAVE – Italy 39.766
- VILLA Giorgia 13.733 (D. 5.600 E. 8.133)
- MAGGIO Martina 12.900 (D. 5.600 E. 7.300)
- ESPOSITO Manila 13.133 (D. 5.200 E. 7.933)
- CORPO LIBERO – Italy 38.699
- MAGGIO Martina 13.966 (D. 5.700 E. 8.266)
- D'AMATO Alice 13.133 (D. 5.200 E. 7.933)
- ESPOSITO Manila 11.600 (D. 4.800 E. 6.800)
- VOLTEGGIO – Italy 41.632
- MAGGIO Martina ITA 13.866
- D'AMATO Alice ITA 14.300 (D. 5.000 E. 9.300)
- ESPOSITO Manila 13.466 (D. 4.200 E. 9.266)
- La Maschile c'è! L'ItalGAM centra la finale mondiale. Abbadini e Casali nei 24 AA, Bartolini tra i best 8 del corpo libero - La maschile italiana conferma quanto di buono aveva già mostrato agli Europei di Monaco di Baviera centrando la finale iridata a squadre di mercoledì. Il team guidato in pedana da Paolo Pedrotti e Marco Fortuna conquista in qualifica la quinta piazza mondiale con il totale di 247.661, alle spalle di, nell’ordine, Giappone (260.695), Gran Bretagna (252.793) Stati Uniti (252.295) e Cina (249.929). L’ItalGAM, argento continentale, seconda in Europa, per ora, soltanto ai padroni di casa, è partita al cavallo con maniglie e, malgrado l’errore iniziale di Nicola Bartolini, è riuscita a navigare immediatamente sopra quota 40, altitudine mantenuta anche nelle successive rotazioni, eccetto agli anelli (39.132) dove si è sentita la mancanza di due specialisti come Marco Lodadio e Salvatore Maresca. La rincorsa azzurra è stata costante, dimostrando una grande compattezza. Il campione italiano assoluto Yumin Abbadini, con il personale di 81.532, è stato il migliore degli italiani sull’All Around (16°). Lorenzo Casali, invece, mette insieme il totale di 79.765, nonostante l’errore alla sbarra, ed è l'ultimo degli ammessi. Li rivedremo entrambi tra i migliori 24, venerdì 4 novembre. Un altro punteggio buono per la squadra ma che non basta per la sfida tra i migliori otto. Bartolini, oro mondiale in carica, con 14.433 è l'ottavo miglior interprete sul quadrato centrale, l’unico che rivedremo in pedana nel fine settimana. Con una storica finale di gruppo e due individualisti nel concorso generale gli uomini della FGI raggiungono l’obiettivo dichiarato della vigilia: candidarsi per un pass olimpico, l’anno venturo, ai Mondiali di Anversa, e dimostrare completezza e compattezza
- Le Fate azzurre partono in quarta! Maggio e D'Amato in finale All Around - Un’Italia elegantissima in un nero firmato Sigoa entra nella M&S Bank Arena di Liverpool tra luci psichedeliche, dopo la presentazione stile Glasgow 2015. Le ragazze di Marco Campodonico e Monica Bergamelli si sono sistemate a bordo parallele. Il tempo del breve warm up e tocca a Giorgia Villa rompere il ghiaccio del mondiale britannico. Prima di quel momento, negli occhi degli spettatori, c’erano soltanto le evoluzioni di Stati Uniti, Brasile, Giappone e Cina che, in vari momenti delle precedenti otto suddivisioni, avevano dato spettacolo. Giorgia completa una buona routine, terminando con uno Tsukahara. Il suo 14.166 (D. 5.800 E. 8.366) è il primo punteggio di squadra. A seguire la “Queen” della ginnastica azzurra, Martina Maggio, che fa meglio di qualche millesimo e, dopo l’uscita in mezzo giro + doppio avanti, porta a casa un altro interessante 14.200 (D. 5.900 E. 8.300). Alla terza paletta verde tocca alla vicecampionessa d’Europa, Alice D’Amato, che sul finale di un esercizio superbo conclude il doppio avanti con mezzo giro, di lato, fuori del tappetino. Senza i tre decimi buttati sarebbe stata a ridosso delle migliori della specialità, invece il 14.400 (D. 6.300 E. 8.100) è il migliore sì, della prima rotazione italiana, ma non è sufficiente per la final eight. Chiude Manila Esposito che bagna così il suo debutto iridato con il punteggio di 13.966 (D. 5.700 E. 8.266).
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- • Parallele Asimmetriche: ITALY 42.766
- Giorgia Villa 14.166 (D. 5.800 E. 8.366)
- Maggio 14.200 (D. 5.900 E. 8.300)
- D’Amato 14.400 D. 6.300 E. 8.100 uscita (0.30)
- Esposito 13.966 (D. 5.700 E. 8.266)
- • Trave: ITALY 37.333
- Villa 12.300 (D. 5.300 E. 7.000)
- Maggio 12.900 (D. 5.600 E. 7.300)
- D’Amato 12.133 (D. 5.300 E. 6.833)
- Esposito 10.800 (D. 4.700 E. 6.100)
- • Corpo libero: ITALY 40.566
- Maggio: 13.500 (D. 5.700 E. 8.100)
- D’Amato 13.600 (D. 5.400 E. 8.200)
- Mandriota 12.933 (D. 4.800 E. 8.133)
- Esposito 13.466 (D. 5.400 E. 8.066)
- • Volteggio: ITALY 42.133
- Maggio 14.200 (D 4.60 E. 9.6)
- D’Amato 14.233 (D. 5.00 E. 9.233),
- Mandriota 13.700 (D. 4.60 E. 9.10)
- Esposito 13.566
- La formazione di Casella dopo la prova podio femminile. Pitton: "Compattezza e armonia il nostro segreto"
La prova podio, tra l’altro sull’attrezzatura Gymnova, la stessa che ritroveranno a Parigi 2024, è sempre un passaggio fondamentale per tutti i ginnasti. Un modo per assaggiare l’attrezzattura, prendere le misure e decidere la strategia di gara, insieme ai propri allenatori. Ebbene la prova dell’Italdonne è andata abbastanza bene e, soprattutto, ha fornito le ultime preziose indicazioni al DTN Enrico Casella. “Abbiamo avuto qualche piccolo problema alla parallela con Alice D’Amato, che poi si è ripresa molto bene sugli altri attrezzi. Martina regolare su tutto. Alla prima salita alla trave la Maggio ha eseguito solo flic salto, poi ha ripetuto flic salto salto. Giorgia Villa molto bene alla parallela, mentre ha faticato di più alla trave. Sulle stesse specialità è risultata sicura la Elisa Iorio, malgrado avesse pochi test alle spalle in questi ultimi mesi. Nelle altre due rotazioni, a volteggio e corpo libero, Veronica Mandriota si è fatta trovare pronta. Manila Esposito, infine, a parte qualche difficoltà nell’uscita dagli staggi, ha fatto il suo”. Dopo la verifica sul campo gara lo staff tecnico dell’Italdonne, completato, come ai Giochi di Tokyo, da Monica Bergamelli e Marco Campodonico, ha consegnato la start list di domani. Solita formula del 5-4-3 (delle cinque in gara, ne salgono quattro per attrezzo e, per la classifica a squadre, si prendono solo i migliori tre punteggi):
• Parallele Asimmetriche: Villa –Maggio –D’Amato –Esposito
• Trave: Villa –Maggio –D’Amato –Esposito
• Corpo libero: Maggio – D’Amato – Mandriota – Esposito
• Volteggio: Maggio – D’Amato – Mandriota – Esposito
Sulla rincorsa dei 25 metri vedremo lo Yurchenko con doppio avvitamento con Alice, con uno e mezzo con Veronica e Martina, un solo avvitamento per Manila ed eventualmente per Giorgia ed Elisa, qualora fossero chiamate in causa. La Villa, quindi, malgrado i dolori alla schiena accusati nei giorni precedenti alla partenza per Liverpool, viene confermata in squadra, almeno nelle qualifiche, con la Iorio riserva e pronta a subentrare, se la bergamasca non dovesse farcela. Maggio, D’Amato ed Esposito saranno impegnate su tutti gli attrezzi, ma soltanto due di loro potrebbero entrare nella finale all around, per la regola del doppio passaporto. A poche ore dall’esordio iridato sulle pedane della M&S Bank Arena di Kings Dock, sul porto di Liverpool, il capodelegazione, nonché vicepresidente FGI Rosario Pitton, ha fatto il punto su questi giorni di avvicinamento, dopo la partenza di mercoledì da Milano Malpensa. “Il Viaggio in aereo con scalo a Manchester e proseguimento con pullman per Liverpool andato tutto bene con rispetto degli orari – racconta il dirigente napoletano, alla guida della missione femminile anche agli Europei di Monaco di Baviera - Albergo Holiday Inn Express buono e comodo per la vicinanza al Palazzo dello Sport. Organizzazione generale ottima, accrediti training area, warm-up e field of play all’altezza di un Campionato del Mondo. Orientation Meeting in un bel teatro e benvenuto al St George’s Hall, prestigiosa location, tra le preferite da Re Carlo III per gli eventi internazionali. Dopo i risultati dei recenti Europei in Germania e ai giochi del Mediterraneo ad Orano siamo osservati speciali e sentiamo tutto il peso di questa responsabilità.Nonostante le forzate assenze di Asia D’Amato e Angela Andreoli, la squadra femminile resta competitiva. Le sostitute faranno certamente la loro parte. Valore aggiunto sarà la compattezza della delegazione e l’armonia che regna in entrambe le sezioni, GAM e GAF, fra atleti, tecnici, medico e fisio: Tutti per uno e uno per tutti”.
- Blog: lebeleitalie
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