venerdì 31 maggio 2019

#Primavera2019, IN GIRO PER L'ITALIA. #Giro102 #VillabassaNiederdorf

Villabassa (Niederdorf in tedesco) è un comune italiano di 1 599 abitanti che si trova in Alta Pusteria, nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige
Il toponimo è attestato come Nidrindorf, Niederdorf, Nyderdorf dal 993/94-1005 e deriva dal tedesco nieder ("basso") e Dorf ("villaggio"). Il toponimo italiano, adottato nel periodo fascista, altro non è se non una traduzione letterale di quello tedesco
Non esistono testimonianze storiche della cittadina prima del X secolo. Tuttavia esistono reperti storici soprattutto romani (pietre miliari delle vie di comunicazione) trovati anche a Villabassa. L'Alta Val Pusteria era abitata dai Norici, dai Reti e dai Taurisci prima della sua conquista ad opera dei Romani. Queste popolazioni erano d'origine illirica e ad esse erano frammiste i Celti, a partire dal 500 a.C. Roma, con diversi trattati d'amicizia e d'alleanza, a partire dal 150 a.C. aveva reso la regione romanizzata, tanto che l'annessione nel 15 a.C. fu del tutto incruenta. Venne così creata la provincia della Rezia, che includeva anche il territorio su cui sarebbe sorta, secoli dopo, Villabassa.
La testimonianza storica di maggior rilievo è la cittadina di Sebatum, di cui si rinvengono alcune rovine poco prima di Brunico (a San Lorenzo di Sebato, per la precisione), lungo la strada statale 49 della Pusteria.
Parco lungo il torrente Rienza
Non sono attestati accampamenti romani nel territorio comunale, ma nel 1955 fu rinvenuta una pietra miliare romana posta lungo la via Aguntum-Vipitenum, che collegava la val Pusteria alla regione del Norico. Il miliare riporta una dedica all'imperatore Decio, che governò per soli due anni, dal 249 alla sua morte, nel 251. La pietra miliare, una colonna di roccia quarzosa di circa 2,15 metri di altezza e circa 550 kg di peso, indicava la distanza da Aguntum, città romana posta nei pressi dell'odierna Lienz.
La stazione ferroviaria di Villabassa, prima del restauro
La zona subì, nei secoli dell'impero romano, diverse invasioni di popoli barbarici, soprattutto germanici: Cimbri nel 113 a.C.; Quadi e Marcomanni nel 161; Iutungi nel 271 e nel 356; Alamanni nel 358; Visigoti nel 402; Unni nel 452; RugiSciriEruli nel 455, nel 462 e nel 468. Nel 476 la regione viene annessa da Odoacre e nel 489 da Teodorico re degli Ostrogoti. I Bizantini non raggiungeranno mai la val Pusteria dopo aver sconfitto gli Ostrogoti nella Guerra gotica (535-553), cosicché l'intera valle viene occupata dai Longobardi nel 553 e dai Bavari nel 560. I Franchi subentrarono nel 774. Nessuno di questi popoli ha lasciato testimonianze a Villabassa, ma, proprio a partire dall'Alto Medioevo, la germanizzazione della lingua sostituì progressivamente quella latina e celtica antecedenti. Anche il Cristianesimo s'impose intorno al IV secolo, tanto che i Benedettini, nel 769 eressero un convento a San Candido. Allo smembramento dell'impero carolingio, nell'814 la regione venne a dipendere dalla Sassonia ed è in questo periodo che per la prima volta è attestato il nucleo abitativo di Villabassa.

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