martedì 27 luglio 2021

#NarrazioniOlimpiche Tokyo 2020, #Storie: Diana Bacosi | Daniele Garozzo

Ancora Diana Bacosi! La tiratrice umbra conquista la medaglia di argento nello Skeet ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e sale ancora sul podio a cinque cerchi, 5 anni dopo l’oro di Rio 2016. L’azzurra ha colpito 55 piattelli, cedendo soltanto nel finale alla statunitense Amber English, oro con 56 piattelli (nuovo record olimpico). Terza la cinese Meng Wei con 46 totali. (foto Mezzelani GMT Sport)
Diana Bacosi, argento azzurro nel tiro a volo a Tokyo 2020.
A chi la dedichi questa medaglia? Molti quest’anno hanno scelto di dedicare la vittoria ai nonni
“Non voglio essere banale, ma la dedico a tutti gli italiani, a tutti noi, perché conoscendo i nostri caratteri abbiamo sofferto tanto lo stare lontani, tanto il nostro avvicinamento. Abbiamo sempre resistito e reagito alle difficoltà di questo periodo, cantando dai balconi e sostenendoci. La mia medaglia è per tutti noi”. Quando si sbaglia un colpo importante, come riesci a ritrovare la concentrazione? “Non è facile, bisogna convincersi che lo sbaglio c’è stato, ma è passato e non si può tornare indietro. Bisogna concentrarsi e prepararsi su ciò che si farà dopo, ma bisogna essere convinti, perché il passato non si può cambiare”.
Fioretto maschile: Daniele Garozzo medaglia d’argento Il “principe” del fioretto azzurro si è arreso solo in finale, 15-11, contro il portacolori di Hong Kong Ka Long Cheung. E contro qualche problema fisico di troppo, contro cui ha lottato durante tutto il torneo olimpico.
Daniele Garozzo firma il terzo argento di giornata dell'Italia Team a Tokyo 2020. L’azzurro cede in finale per 15-11 a Ka Long Cheung, consegnando all’atleta di Hong Kong lo scettro olimpico del fioretto vinto 5 anni fa a Rio 2016 (foto Mezzelani GMT Sport).
Tokyo, 26 luglio 2021 - Più che una vittoria olimpica l'ha preso come u na sconfitta a una sfida. Per Daniele Garozzo quello di oggi è un argento amaro, che fa male: lo mette al collo e lo guarda appena, mentre si tocca la coscia dolorante e alla fine cerca persino di "sfuggire" persino alle inevitabili foto di rito.
Insomma, Garozzo non ha alcuna voglia di festeggiare il secondo posto nella prova di fioretto maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020. A cinque anni di distanza dall'oro di Rio 2016, aver preso parte alla seconda finale consecutiva è comunque un'impresa riuscita a pochi. Ma Garozzo è ipercritico nei confronti di se stesso, e dice: "Cheung (che ha vinto la finalissima per 15-11, ndr) è stato semplicemente più bravo - ha ammesso - Per me la delusione è davvero tanta: questo è un boccone difficile da mandare giù".

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