domenica 11 luglio 2021

European Athletics U23 Championships, Tallinn 2021 - Andrea Dallavalle | Gaia Sabbatini | Marta Zenoni | Simone Barontini | Nadia Battocletti | Manuel Lando | Alessandro Moscardi, Edoardo Scotti, Riccardo Meli e Alessandro Sibilio

Terza medaglia d'oro per l'Italia, in una meravigliosa edizione dei Campionati Europei under 23 di Tallinn, in Estonia. Nella mattinata della giornata finale, festeggia la vittoria Andrea Dallavalle nel triplo con un gran balzo a 17,05 (-0.5), seconda volta sopra i diciassette metri dopo il 17,35 di un mese fa che gli ha dato il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Il 21enne piacentino delle Fiamme Gialle, più volte argento e bronzo nelle manifestazioni internazionali delle scorse stagioni, sale finalmente sul gradino più alto del podio. Sesto posto per Simone Biasutti con 16,00 (-0.9), mentre nel giavellotto è nona Sara Zabarino (52,01).
“PROMESSA MANTENUTA” - “Era da tanto tempo che aspettavo questo momento - racconta Andrea Dallavalle - e l’inno nazionale per me. Nella scorsa edizione di due anni fa a Gavle, in Svezia, ero sul podio con il bronzo al collo e guardando la bandiera ho detto: la prossima volta ti porto in alto... Ho mantenuto la promessa! Oggi volevo sfatare questo tabù, perché ogni volta nelle competizioni internazionali era sempre argento o bronzo”. Per vincere è servito un salto oltre i diciassette metri. “Gara difficile, perché dopo il primo turno ero sicuro di aver piazzato una buona misura, ma il francese Hodebar mi ha fatto veramente sudare con il suo 16,99 al secondo e devo ammettere che mi ha un po’ destabilizzato. Al terzo tentativo ho messo le cose a posto, ho raccolto le energie e c’è tutto in quel salto, che conferma la mia stabilità sui diciassette metri. Mi sentivo proprio bene, c’era solo il vento che dava fastidio, ma sono riuscito a gestire la situazione ed è il risultato del lavoro con il mio tecnico Ennio Buttò. Non è mai facile vincere da favorito, per la prima volta ero al via da leader stagionale e c’è sempre più responsabilità. Alle Olimpiadi di Tokyo ci vado con molta fiducia, in ottica qualificazione, perché qui ho dimostrato che in tre salti posso tirar fuori qualcosa di buono. Felicità assurda, è bellissimo!”. http://www.fidal.it
L’atletica azzurra vive un clamoroso pomeriggio finale agli Europei under 23 di Tallinn. L’Italia conquista altre tre medaglie d’oro con Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) in una splendida finale dei 1500 metri, con Simone Barontini (Fiamme Azzurre), un guerriero negli 800 metri, e con Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), dominatrice dei 5000. Questo bottino, arricchito anche dall’argento di Marta Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) per completare la sensazionale doppietta azzurra dei 1500, permette agli azzurri di firmare il record di ori nella competizione (al momento sei), superando i quattro dell’edizione inaugurale del 1997, e frantumando pure il record di medaglie: mai erano state tredici (al massimo otto), come invece accaduto a Tallinn. Una medaglia anche dal salto in alto: è l’argento di Manuel Lando (Atl. Vicentina) che con 2,17 condivide il secondo posto sul podio con Nathan Ismar (stesso identico percorso), oro al ceco Jan Stefela (2,20). E un'altra dalla staffetta 4x400 maschile: argento (dopo la squalifica dell'Olanda) grazie ad Alessandro Moscardi, Edoardo Scotti, Riccardo Meli e Alessandro Sibilio. L’Italia chiude in vetta al medagliare grazie agli ori di Sibilio (400hs), Kaddari (200), Dallavalle (triplo) e dei tre mezzofondisti (Sabbatini, Barontini, Battocletti), i cinque argenti (Arnaudo 10.000, Coiro 800, Zenoni 1500, Lando alto, staffetta 4x400 maschile) e i due bronzi (Cosi nella marcia, Scotti 400).
Tre emozioni enormi in un’ora, in un pomeriggio che rilancia con forza il mezzofondo azzurro. La teramana Sabbatini, 22 anni, già vincitrice agli Europei a squadre, conferma il pronostico che la vedeva favorita e al termine di una gara tattica si libera di tutta la concorrenza negli ultimi duecento metri con un cambio di passo fulmineo (4:13.98 il tempo finale). La bergamasca Zenoni - che fu bronzo due anni fa - stavolta guadagna una posizione, grazie ad una strepitosa rimonta nel rettilineo finale con cui supera anche la britannica Erin Wallace (bronzo in 4:14.85). Oro meno atteso, nemmeno venti minuti dopo, quello di Simone Barontini: anconetano, 22 anni, prende l’iniziativa al suono della campana dell’ultimo giro e poi lotta come un leone, resiste, non ci pensa nemmeno a farsi recuperare dagli avversari, che devono inchinarsi: argento al belga Eliott Crestan (1:46.32), bronzo al britannico Thomas Randolph (1:46.41). A fare tris è la trentina Battocletti, 21 anni, talento cristallino della nostra atletica: nei 5000 metri è sfida a due con la slovena Klara Lukan fino ai -250 metri, poi Nadia decide che è il momento di scappare via e non ce n’è per nessuna. Festeggia l’ennesima medaglia giovanile con il tempo di 15:37.40, davanti alla Lukan (15:44.00) e all’olandese Diane Van Es (15:48.40).
Tra gli altri risultati, non è una medaglia ma è una prestazione che vale tantissimo lo score di 7936 totalizzato da Dario Dester nel decathlon: chiude al quarto posto - a soli 31 punti dal bronzo - e dopo vent’anni batte la migliore prestazione italiana under 23 di William Frullani (7871 ad Amsterdam nel 2001). Persa, invece, la medaglia di bronzo della 4x100 femminile: azzurre squalificate per infrazione di corsia (nella prima frazione, quella di Aurora Berton) che purtroppo vanifica il terzo posto ottenuto insieme a Giorgia Bellinazzi, Chiara Melon e Zaynab Dosso. Sesta la 4x400 donne (3:33.52, oro alla Repubblica Ceca con 3:30.11) composta da Alessandra Bonora, Eloisa Coiro, Anna Polinari, Samantha Zago. www.fidal.it

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